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Per Fca un trimestre record, rivisti al rialzo i target dell'anno

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Per Fca un trimestre record, rivisti al rialzo i target dell'anno

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Il gruppo Fca ca archivia un terzo trimestre record. Lo comunica la società, che nel periodo ha registrato ricavi netti per 26,8 miliardi di euro, all'incirca in linea con lo stesso periodo di un anno prima e un po' sotto le attese degli analisti, un Ebit a 1,34 miliardi, da 225 milioni, e un utile netto pari a 606 milioni (in linea con le attese più ottimistiche degli analisti ndr), contro perdite per 387 milioni. L'indebitamento netto industriale è salito a 6,51 miliardi, da 5,47 miliardi al 30 giugno scorso. La liquidità disponibile resta a 23,2 miliardi. Sempre nel terzo trimestre le consegne globali complessive, incluse quelle delle jv non consolidate del gruppo, erano pari a oltre 1,12 milioni di unità, all'incirca in linea con un anno prima.

Rivisti al rialzo gli obiettivi del 2016
Il gruppo Fca ha rivisto in rialzo alcuni dei target per l'esercizio 2016 «a seguito della forte performance operativa dei primi 9 mesi». Lo comunica la societa' al termine del cda tenutosi a Londra che ha approvato i conti del terzo trimestre. Per il 2016 Fca prevede adesso un Ebit adjusted per oltre 5,8 miliardi di euro (dagli oltre 5,5 miliardi attesi in precedenza) e un utile netto adjusted superiore a 2,3 miliardi (rispetto a oltre 2 miliardi). Confermato, invece, il target dei ricavi netti, stimati superiori a 112 miliardi di euro, e quello dell'indebitamento netto industriale, atteso sotto i 5 miliardi.

Considerando le diverse aree geografiche dove il gruppo è operativo risulta che nell'area Nafta Fca ha segnato nel terzo trimestre un calo del 5% dei ricavi a 16,81 miliardi e dell'8% delle consegne a 627mila unità per la programmata riduzione dei volumi per Chrysler 200 e Dodge Dart legati al riallineamento della capacità produttiva, mentre l'Ebit adjusted è salito dell'8% a oltre 1,28 miliardi grazie «ai migliori prezzi, alle efficienze sugli acquisti e ai minori costi di garanzia». Negli Usa, in particolare, la quota di mercato del gruppo e' inoltre cresciuta di 30 punti base. Nell'Apac le consegne sono calate del 27% a 22mila unità a causa «del passaggio alla produzione locale di Jeep in Cina tramite la jv con il partner locale Gac», i ricavi sono saliti del 2% a 861 milioni e l'Ebit adjusted è tornato in nero per 21 milioni, da un rosso per 83 milioni. In America Latina le consegne sono calate del 21% a 111mila unità, i ricavi del 2% a 1,49 miliardi (-7% a parità di cambi) e l'Ebit adjusted era negativo per 16 milioni, da un risultato positivo per 28 milioni, a causa «della crescita dei costi dovuta all'inflazione e allo sfavorevole effetto cambio». E' l'Europa che ha registrato i risultati migliori con consegne in rialzo del 18% nel trimestre a 295mila unità (+16% per le auto e +24% per i veicoli commerciali leggeri), ricavi in crescita del 10% a 5,07 miliardi (12% a parità di cambi) e un Ebit adjusted per 104 milioni (da 20 milioni).

Marchionne, nessuna cessione di asset del gruppo

«Posso dire al 100% che non verrà finalizzata alcuna operazione (quanto a una vendita di asset) nel quarto trimestre di quest'anno». Così l'a.d. di Fca, Sergio Marchionne, ha risposto a un analista che gli chiedeva sulla possibile vendita delle divisioni di componenti Magneti Marelli o Comau. «Non ho mai detto che queste attività sono in vendita - ha detto Marchionne - e non ho mai fatto riferimento a un deal in particolare con Samsung. Sono questioni interne. Vi è un continuo approccio per vendite o combinazione di asset e i colloqui continuano nel tempo».

In Borsa aggancia 6 euro al top da 1 mese dopo conti e rialzo target
Fiat Chrysler riconquista quota 6 euro portandosi ai massimi da un mese e mezzo grazie ai conti trimestrali e al miglioramento delle stime per fine anno. Il titolo, dopo un dietrofront all'immediata pubblicazione dei conti, è risalito a +2,5% a 6,045 euro. Il gruppo italo-americano ha riportato utili netti per 606 milioni nel III trimestre e un utile operativo di 1,34 miliardi di euro su ricavi per 26,8 miliardi di euro sostanzialmente in linea con quelli di un anno fa. Inoltre ha migliorato le stime sui target 2016 e ora prevede un ebit rettificato di oltre 5,8 miliardi di euro (da oltre 5,5 miliardi di euro attesi in precedenza) e un utile netto rettificato superiore ai 2,3 miliaredi (da oltre 2 miliardi).


(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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