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3/5 Come investire dopo il voto Usa / I bond: rischio asimmetrico

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    scenari

    Azioni, bond e valute: che cosa cambia per il risparmio se vince Clinton o Trump

    3/5 Come investire dopo il voto Usa / I bond: rischio asimmetrico

    «La reazione negativa dei mercati a seguito di una vittoria di Trump potrebbe essere l'unico scenario in grado di influenzare la decisione della Federal Reserve su un possibile rialzo dei tassi d'interesse nella riunione di dicembre». Il parere di Filippo Diodovich e Vincenzo Longo di IG serve a spiegare la reazione dei mercati obbligazionari Usa in questi ultimi giorni: se vince Hillary Clinton non sembrerebbe esserci alcun ostacolo alla tanto attesa “mini-stretta” prevista a dicembre e quindi anche all'aumento dei tassi dei Treasury Usa. In caso contrario tutto sarebbe rimesso in discussione anche se questo – spiegano da IG - sarebbe un paradosso «dato che lo stesso Trump ha più volte attaccato la politica monetaria ultra-accomodante della Banca centrale statunitense, sostenendo che i tassi bassi creano squilibri importanti e distorcono la realtà».

    L'effetto su Treasury e Bund
    I rischi e i conseguenti movimenti non sono però del tutto simmetrici. «Il calo dei rendimenti in caso di vittoria di Trump sarebbe maggiore dell'aumento dei rendimenti qualora Hillary Clinton dovesse prevalere», avverte Kornelius Purps di UniCredit Research, questo perché con ogni probabilità l'impennata dell'avversione al rischio provocherebbe un calo piuttosto percepibile dei rendimenti dei titoli Usa e a cascata di quelli dell'Europa “core”. In termini numerici, UniCredit si aspetta un crollo di 20-25 punti base dei rendimenti dei Treasury decennali, mentre i Bund a 10 anni potrebbero calare di 5-15 punti. Movimenti che sarebbero invece più moderati in caso di vittoria democratica: 10 punti base in più sulle scadenze Usa 2-10 anni, mentre per i Bund l'aumento dei rendimenti ammonterebbe a 5-10 punti.

    I BTp stretti fra i due voti
    E i BTp? L'allentamento dell'avversione al rischio successiva a un'eventuale affermazione della Clinton favorirebbe anche una parziale contrazione dello spread con il Bund, che si è temporaneamente riportato sopra i 150 punti base. Ma con il referendum costituzionale ormai all'orizzonte saranno molto probabilmente altri i fattori in grado di muovere i titoli di Stato italiani.

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