Banca Mps si aspetta di ricavare 1,044 miliardi di euro «quale controvalore derivante dalla conversione delle obbligazioni», sul valore totale dei bond oggetto dell’operazione da 4,28 miliardi di euro. Il dato emerge dall’integrazione alla documentazione per l’assemblea straordinaria prevista per giovedì, mentre il costo lordo complessivo dell'operazione di salvataggio di Mps è stimato in 448 milioni di euro. Mps precisa che «ad oggi non sono allo studio operazioni alternative» a quelle stabilite dal progetto di risanamento presentato che prevede la cessione delle sofferenze in portafoglio, la conversione dei bond in azioni e l'aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro.
Mps conferma che «sono in essere da diverse settimane attività ispettive da parte della Banca Centrale Europea» e che le ispezioni «stanno procedendo regolarmente nello spirito di cooperazione che contraddistingue il rapporto tra Bmps e Bce». L'obiettivo dell’attività ispettiva è di condurre una verifica sul processo di credit risk management e sul sistema di controlli di vario livello. L'ispezione ha per oggetto l'esame della quasi totalità del portafoglio, alla data del 31 dicembre 2015, e si concentra, secondo quanto comunicato alla Banca dalla Bce, sui seguenti aspetti: classificazione del rischio di credito per l'intero portafoglio crediti del Gruppo Bmps; accantonamenti effettuati in relazione a detto portafoglio; revisione dei valori dei collaterali inerenti le esposizioni non performing; controlli di primo, secondo e terzo livello relativi alla valutazione del rischio di credito. Nell'ambito dell'ispezione è in corso una credit file review inerente alcune posizioni creditizie oggetto di specifico approfondimento da parte dell'Autorità di vigilanza. A seguito di un processo di verifica sulle metodologie e sui risultati dell'ispezione, anche a seguito di una fase di confronto con la Banca, Bce definirà gli esiti finali che sono attesi nella prima metà del 2017.
La nota, pubblicata questa mattina, precisa, inoltre, che la tranche Junior della cartolarizzazione delle sofferenze di Mps, destinata ad essere assegnata gratuitamente agli azionisti della banca, ha un valore nominale di 1.583 milioni di euro ma un fair value, calcolato in base a base a stime preliminari, di 427 milioni di euro. Mps, poi, precisa che il fair value della tranche junior, una sorta di premio per i soci di Mps, è «attualmente oggetto di valutazione da parte di un perito esterno», la cui valutazione «potrebbe discostarsi» da quella che emerge dalle stime preliminari.
Nell'ambito degli accordi sottoscritti tra Mps e Quaestio è previsto che il gestore del fondo Atlante rilevi un portafoglio crediti di leasing assistiti da garanzia (ed escluso dal perimetro delle sofferenze oggetto di cartolarizzazione) del valore netto di 436 milioni di euro, per un controvalore complessivo di 249 milioni, 71 milioni in meno rispetto ai 320 milioni che la banca sperava di incassare allo scorso 25 ottobre.
Il costo lordo complessivo dell'operazione di salvataggio è di 448 milioni di euro. La nota precisa che i costi riferibili alle transazioni significative relative all'operazione di cartolarizzazione, alla cessione dei crediti di leasing e gli effetti derivanti dall'aumento di capitale sociale inclusa l'operazione di liability management, determinati sulla base delle informazioni disponibili al 21 novembre 2016, avranno effetti solo in caso di successo dell'operazione.
Aggiornamenti sull’evoluzione del piano industriale di Mps saranno dati al mercato ogni trimestrale. La Consob, infatti, ha richiesto a Mps «di integrare, a partire dalla prossima relazione finanziaria al 31 dicembre 2016, le relazioni finanziarie annuali e semestrali e i resoconti intermedi di gestione, «con le informazioni riguardanti lo stato di implementazione del piano industriale approvato in data 24 ottobre 2016, evidenziando gli scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti», secondo quanto riportato nota integrativa.
Ma esiste un piano alternativo? Sembra proprio di no. Mps non ha allo studio un 'piano B' nel caso in cui il piano di cessione delle sofferenze e l’aumento da 5 miliardi di euro non dovesse andare in porto. «La Banca precisa che, ad oggi, non sono allo studio operazioni alternative» si legge nelle integrazioni ai documenti predisposti per l’assemblea del 24 novembre su richiesta della Consob.
L’impegno di Generali
Sul caso Mps, questa mattina si è pronunciato anche l’amministratore delegato di Generali Assicurazioni, Philippe Donnet: «Quando ci saranno comunicati i termini di un'eventuale conversione volontaria dei bond di Mps faremo con il consiglio di amministrazione le nostre valutazioni e prenderemo una decisione con un atteggiamento molto positivo, perché vogliamo partecipare a una soluzione per Mps. L’occasione per intervenire sull’argomento è stata la conference call per presentare l’aggiornamento del piano strategico del gruppo assicurativo. Donnet non ha voluto, però, indicare l’esposizione di Generali verso Mps e l’ammontare di bond della banca detenuti.
Nel piano di risanamento di Mps crede anche Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, che questa mattina ha dichiarato intervistato da Giovanni Minoli su Radio 24. : Monte Paschi di Siena «ha tutte le carte in regola per riprendersi bene» e «mps si risanerà, sta risanandosi e avrà un futuro positivo, il titolo si rpiprenderà e chi ha investito avrà ritorni importanti».
Vendite sui bond
Intanto i piccoli risparmiatori che hanno puntato sul bond subordinato Mps 2008-2018 continuano a vendere il titolo. Sulla piattaforma DDT il prezzo del titolo segna un nuovo minimo a 58,5 euro, il rendimento lordo a scadenza supera il 40%. Volumi abbastanza sostenuti pari a 1,3 milioni corrispondenti a 772mila euro, ieri la giornata si era chiusa con scambi pari a 5,9 milioni nominali corrispondenti a un controvalore di 3,5 milioni di euro. Il bond 2008-2018 è oggetto della proposta di conversione in nuove azioni Mps. La Banca, ha spiegato nella nota integrativa diffusa stamattina, si aspetta per questo titolo un livello di adesione per circa 206 milioni nominali, pari al 10% dell'offerta complessiva (2,06 miliardi) che sarà lanciata su questo bond.
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