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Piano B pronto e «congelato», misure possibili nel week-end

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Piano B pronto e «congelato», misure possibili nel week-end

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I tecnici dei ministeri che contano hanno ricevuto un primo «allerta» per una ipotesi di Consiglio dei ministri per sabato pomeriggio. Ovviamente non ci sono conferme ufficiali né convocazioni né, tanto meno, ordini del giorno. Impossibile dire a ieri, quindi, se si stesse ipotizzando una decisione sul «piano B» del governo per creare il quadro normativo necessario a un intervento del Tesoro nelle banche. Vale, per ora, quello che abbiamo scritto sul giornale da lunedì a ieri: quel piano sostanzialmente è pronto e c’è anche un accordo di massima con Bruxelles, ma è stato messo in stand by, perché si esperiranno fino alla fine tutti i tentativi di portare avanti il «piano A» con le opzioni di mercato. Un passaggio importante è, anzitutto, quello di un possibile rinvio delle scadenze poste da Bce per la ricapitalizzazione. Se i tempi dovessero slittare, verrebbe meno anche l’urgenza di varare un decreto di questa portata in una condizione di gestione di ordinaria amministrazione.

Qui il problema non riguarda solo la contrarietà espressa anche in passato dal presidente del Consiglio a un’ipotesi di capitalizzazione pubblica, tanto più se collegata a effetti di burden sharing destinati a penalizzare comunque una fetta di investitori. La questione qui è effettivamente delicata anche sul piano istituzionale perché il tema della ricapitalizzazione - privata se funziona il «piano A», pubblica se serve il «piano B» - cade esattamente a cavallo fra il vecchio e il nuovo governo. Sabato il presidente della Repubblica potrebbe già affidare l’incarico ed è normale, quindi, che il governo voglia astenersi da una misura tanto delicata. Tanto più se il clima sui mercati continuasse a essere questo fino a fine settimana.

Ovviamente l’ipotesi di un intervento urgente resta sul tavolo qualora maturasse il disimpegno degli investitori che si stanno impegnando sul «piano A». Ed è possibile che fra Palazzo Chigi e Mef si faccia un punto della situazione a ridosso del week end. Per decidere se sia il caso di tirare fuori dal cassetto il «piano B».

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