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Murdoch, maxi-offerta per il 100% di Sky

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Azioni

Murdoch, maxi-offerta per il 100% di Sky

  • –Leonardo Maisano

Londra

Fox tv muove su Sky in un deal da anni nell'aria che ha trovato ieri lo sviluppo forse finale per collocare la pay tv paneuropea sotto il cappello dell’americana Fox di Rupert Murdoch. Il gruppo del magnate d’origine australiana detiene già il 39,1% di Sky e da anni ambiva a consolidare la partecipazione in un gruppo televisivo globale rilevando la totalità del capitale. L’annuncio è arrivato nel tardo pomeriggio quando Sky ha confermato di aver ricevuto una proposta di takeover da Twenty First Century Fox al prezzo di 10,75 sterline per azione cash che significa mettere sul tavolo un assegno da 11,25 miliardi di sterline per rilevare quanto Fox non controlla ancora dell’emittente anglo-italo-tedesca. Un’operazione che fissa per Sky un prezzo assai vicino a 18,5 miliardi di sterline ben oltre i 23 miliardi di dollari.

La notizia ha fatto schizzare il titolo del 30% circa fino a sfiorare la soglia dei 10,26 pound. L’offerta offre un premio del 36% rispetto al closing dell'8 dicembre.

L’intesa è preliminare ed è stata messa a punto dai consiglieri indipendenti dei due boards anche se, in base a quanto si apprende, numerosi dettagli devono ancora essere definiti e pertanto non c’è garanzia assoluta che una proposta ufficiale sarà effettivamente avanzata.

Il 6 gennaio è la deadline per confermare o annullare l’operazione. «I consiglieri indipendenti di Sky – si legge in un comunicato della pay tv europea - sono stati avvicinati da consiglieri di Fox e dopo un periodo di trattative hanno raggiunto un accordo a 10,75 pound per azione in contante. Cifra da cui dovrà essere scontato l’eventuale dividendo di Sky. Tuttavia aspetti specifici rimangono in discussione pertanto non c’è certezza che l’offerta sia davvero finalizzata né le condizioni dell’offerta stessa».

Una fuga in avanti ? Sarebbe l’ennesima beffa di un matrimonio che si trascina da anni fra roboanti annunci e repentine smentite come accadde nel 2011, nel pieno dello scandalo News of The World, quando, il gruppo Murdoch fu costretto ad abbandonare la partita e ridisegnare l'intera struttura del gruppo media. Furono allontanati sia James Murdoch, figlio di Rupert, sia Rebekah Brookes, potente ex direttrice del tabloid incriminato. Il deal saltò per aria e con esso sembrava potesse tramontare l’era del dominio di Rupert Murdoch sui media britannici. Al tycoon invece fanno ancora capo il Times e il Sunday Times, il Sun e il Sun on Sunday, riedizione del News of the World, e il 39,1% di BskyB poi consolidata con le altre reti sorelle di Irlanda, Germania, Austria e Italia in un network paneuropeo. L’annuncio di ieri, se troverà conferma finale, era nell’aria. I rumors proseguivano da tempo sulla scorta della storia, della logica e di due mosse precise maturate nei mesi scorsi. Nel gennaio di quest’anno James Murdoch, al timone operativo di Fox, è stato nominato presidente di Sky creando una continuazione diretta fra le due emittenti. Che l’asse transatlantico non potesse finire lì, con Fox ridotta a gestire una partecipazione importante, ma non totale di Sky lo aveva detto lo stesso James Murdoch, precisando prima di diventare presidente di Sky che «aver il 40%, un asset non consolidato, non è una condizione naturale per noi».

Ragioni di opportunità politica, crediamo, hanno portato Fox ad aspettare più di quanto fosse immaginabile. Ma a far scattare l’operazione potrebbero essere state anche le conseguenze di una mossa politica come la Brexit. L’effetto più evidente che ha avuto il referendum del 23 giugno è stato, infatti, un forte calo della sterlina sul dollaro, tracciando i contorni di un deal relativamente più economico.

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