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Amundi rileva Pioneer da UniCredit per 3,5 miliardi

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CREDITO E RISPARMIO GESTITO

Amundi rileva Pioneer da UniCredit per 3,5 miliardi

La francese Amundi conquista Pioneer. Unicredit è arrivato in queste ore a chiudere la trattativa con il colosso transalpino dell'asset management, assistito da Mediobanca. Valore dell'operazione: 3,5 miliardi di euro. L'architettura dell'operazione è complessa e prevederebbe circa 1,5-2 miliardi di euroraccolti tramite un aumento di capitale e un'altra quota della stessa entità ottenuta tramite un finanziamento ponte (bridge loan) concesso da un consorzio bancario capitanato da Goldman Sachs. Amundi ha studiato in queste ultime settimane con i suoi advisor la transazione in ogni dettaglio: il gruppo francese può già contare su un eccesso di capitale di 1,4 miliardi. Ma l'asset manager, controllato da Credit Agricole, avrebbe intenzione di vendere azioni tra 1,5 e 2 miliardi di euro a sostegno dell'acquisto di Pioneer.

L'aumento di capitale di Amundi potrebbe portare a una riduzione dell'attuale quota del 75,4% di Credit Agricole nel capitale del gestore francese. Credit Agricole non avrebbe infatti ancora deciso, se partecipare alla ricapitalizzazione di Amundi. Quest'ultima, che non ha debito, dovrebbe utilizzare la maggior parte degli 1,5 miliardi cash (che si andrebbero ad aggiungere agli 1,4 miliardi già in cascina come eccesso di capitale) per sostenere la transazione.

Tuttavia l'aumento di capitale dell'asset manager transalpino dovrebbe richiedere qualche mese di tempo, mentre Unicredit avrebbe urgenza di incassare la liquidità dell'operazione, importante per sostenere piazza Gae Aulenti (che ha già incassato quasi 3 miliardi complessivi dalla vendita di Pekao) in vista del possibile aumento di capitale da 13 miliardi a febbraio. Ci sarebbe dunque già in programma un prestito ponte a favore del gruppo francese da parte di un consorzio bancario (capitanato dalla banca d'affari americana Goldman Sachs) per anticipare ad Amundi una cifra attorno ai 2 miliardi che dopo l'aumento verrebbe rimborsata quasi totalmente alle banche.

Nelle casse di Unicredit finiranno circa 3,5 miliardi di euro. Nella pancia di Pioneer resteranno invece circa 325 milioni cash. Si tratterebbe così della maggiore operazione di acquisto di Amundi (che nell'asta per Pioneer ha battuto il consorzio Poste) dalla creazione del gestore nel 2010 grazie alla fusione delle attività di gestione fondi di Credit Agricole e Societé Generale.

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