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Yahoo!, un miliardo di account violati. In gioco la fusione con…

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coinvolta l’amministrazione usa

Yahoo!, un miliardo di account violati. In gioco la fusione con Verizon

New York - Un miliardo di account online compromessi da attacchi di pirati informatici. E 150.000 di questi non sono utenti qualunque, bensì funzionari dell'amministrazione americana, Casa Bianca compresa, e persino dell'intelligence.
È il bilancio, davvero drammatico e da record negativo, dell'offensiva di hacker non ancora identificati contro Yahoo scattata con successo nell'agosto del 2013 e venuta alla luce solo ora. Un'offensiva che minaccia di costare la sopravvivenza stessa dell'azienda e potrebbe aver messo a rischio informazioni di sicurezza nazionale, se i dati rubati sono finiti jn mano a servizi segreti stranieri. Tra i “derubati” ci sono agenti dell'Fbi e della Nsa, l'agenzia addetta allo spionaggio elettronico, oltre a militari.

Il portavoce di Barack Obama, Josh Earnest, non ha fornito ieri dettagli sui contenuti sottratti ma ha precisato che l'Fbi ha in corso un'inchiesta per valutare il grado di vulnerabilità emerso con il nuovo caso.
L'assalto è stato svelato da Yahoo, che ha intensificato indagini e controlli interni dopo la scoperta in estate di un primo attacco avvenuto nel 2014 e che aveva separatamente violato mezzo miliardo di account digitali.
«Non siamo riusciti a identificare l'intrusione» ha scritto nelle ultime ore Bob Lord, chief information security officer in un post. Il furto però avrebbe coinvolto «nomi, indirizzi di posta elettronica, date di nascita, numeri di telefono, password e in alcuni casi anche domande e risposte di sicurezza crittate e non».

La nuova rivelazione è diventata per Yahoo l'ultima di una serie di gravi incidenti di sicurezza che hanno messo a questo punto in dubbio il suo futuro: è in gioco la conferma della fusione con il colosso delle telecomunicazioni Verizon, che aveva offerto 4,8 miliardi di dollari per assorbire il pioniere del Web in crisi ma tutt'ora popolare. Verizon sta oggi non solo cercando di rinegoziare il prezzo sulla base dei danni subiti dalla credibilità della sua preda: secondo indiscrezioni sta anche considerando una completa marcia indietro sul merger. Ufficialmente ha indicato che «valuterà la situazione durante il prosieguo delle indagini da parte di Yahoo».
La societa' di Internet, il cui titolo in Borsa ha bruciato giovedì il 5%, si è rivelata lenta e trascurata nell'investire per lo sviluppo di difese adeguate contro le sfide della sicurezza cibernetica mentre sotto Marissa Mayer ha cercato senza esito di inseguire nel mobile, nei social network e nei servizi video leader quali Google e Facebook. Verizon combinerebbe le attività di new media di Yahoo con quelle di un altro pioniere del settore che ha di recente comprato salvandolo da acque burrascose, Aol, garantendole maggiori dimensioni.

L'azienda non ha saputo indicare come sia avvenuto il furto di dati. Questo nonostante numerose altre società americane siano cadute vittima di attacchi cibernetici negli ultimi anni. In queste stesse settimane è inoltre esploso il caso dello spionaggio digitale russo contro il partito democratico e repubblicano per favorire l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Un'accusa mossa dalla Cia e che è stata criticata come “ridicola” da Trump. Ma governo e Congresso l'hanno presa sul serio, invocando la necessità di approfondite indagini per far luce sui nuovi rischi posti dagli hacker.

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