Finanza & Mercati

Wind-3, leadership nella telefonia mobile

  • Abbonati
  • Accedi
In primo piano

Wind-3, leadership nella telefonia mobile

Si avvicina al debutto in posizione di leadership quanto a clientela. I dati di Agcom riferiti a settembre e diffusi ieri non riservano sorprese e consegnano alla nascente Wind-3 il primato per market share nella telefonia mobile: 33,1% contro il 30,3% di Tim e il 29,2% di Vodafone. Un primo posto in classifica che diventa ancora più evidente nel segmento residenziale dove il 25,7% di Wind e il 12,5% di 3 Italia permettono alla nuova società, operativa dal prossimo gennaio, di poter contare sul 38,2% di quota di mercato.

Se questa è la situazione nel mobile, la nuova realtà avrà un presidio importante – derivante dall’attività di Infostrada – anche nel fisso. Qui Wind si presenta forte di una quota di mercato del 13,4% che la pone al secondo posto, sebbene molto distanziata, dietro a Telecom Italia (56,2%). Anche nel broadband Wind, con il 15,2% di quota di mercato, è immediatamente dietro al battistrada Telecom (46%).

È con queste credenziali che si appresta a fare il suo ingresso effettivo sul mercato la nuova realtà che oltre alla definizione della squadra che avrà Maximo Ibarra al vertice, ha iniziato a muovere i suoi primi passi strategici come dimostra la gara, vinta da Zte, per la costruzione della nuova rete mobile. La società cinese si è aggiudicata la gara, spuntandola su Ericsson e Huawei per una commessa il cui valore starebbe attorno a i 900 milioni. Al termine di questa operazione la società che unirà da gennaio anche operativamente il terzo e il quarto player delle tlc nel mobile italiano avrà l’intera rete realizzata e gestita da un solo fornitore. Lato Zte, questa operazione è il primo atto concreto della strategia che avrà come conseguenza diretta la creazione di un centro di ricerca e sviluppo in Italia e l’assunzione nei prossimi mesi di 2.500 dipendenti. Buona parte di queste assunzioni potrebbero pescare in un bacino di competenze provenienti dai precedenti fornitori, fra cui anche Ericsson che gestiva in toto la rete di 3 Italia. In questo senso la commessa a Zte ha fatto trapelare nei giorni scorsi un problema esuberi per il colosso svedese. Ma dall’altra parte c’è da tenere presente quello che è successo in Germania quando l’operatore mobile E-Plus ha affidato il controllo della sua rete a Zte con un contratto di cinque anni nel 2013 (al posto di Alcatel Lucent). Zte, in quella occasione, ha acquisito 750 dipendenti proprio da Alcatel Lucent.

Le tematiche occupazionali saranno da verificare nei prossimi mesi. Ma la fusione Wind-3 rappresenta sicuramente un motore per il settore, visto l’arrivo di Zte come dei francesi di Iliad che, come richiesto dalla Ue, sbarcheranno sul mercato italiano.

Gli occhi ora sono puntati sulle mosse operative. Fra le varie cose, l’attenzione all’Iot in casa Wind (Digital Home & Life ) e la vivacità di 3 nel conquistare clientela sono peculiarità importanti. Ci sarà poi da decidere sul nuovo marchio o sulla permanenza dei due marchi. Quest’ultima sembra essere al momento la soluzione. Non è tuttavia passata inosservata la app lanciata proprio da Wind in questo finale d’anno: si chiama Veon e per qualcuno è da considerare come possibile indizio. Per ora, però, non c’è la minima conferma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA