McDonald's vende l'80% delle attività in Cina continentale e a Hong Kong al conglomerato di Stato cinese Citic e al fondo americano Carlyle Group per 2,08 miliardi di dollari. La notizia è stata annunciata oggi. La transazione, in contanti e in azioni, farà nascere un società destinata ad amministrare McDonald's in Cina: Citic possiederà il 52%, Carlyle il 28% e McDonald's il 20%, si legge in una nota congiunta.
“McDonald's è stato uno dei primi brand americani ad approdare in Cina, diventando il simbolo dell'apertura del Paese asiatico all’Occidente”
McDonald's è stato uno dei primi brand americani ad approdare in Cina, diventando il simbolo dell'apertura del Paese asiatico all'Occidente. Ora il colosso dei fast food, per cercare di rilanciare le attività in affanno, cederà un'ampia quota della divisione nell'ambito di un accordo che valuterà quest'ultima fino a 2,08 miliardi di dollari. Si tratta di un accordo ventennale che, secondo le previsioni, sarà chiuso la prossima estate. McDonald's a fine 2016 aveva oltre 2.400 ristoranti in Cina e oltre 240 a Hong Kong. Un terzo del totale è in franchising, mentre tutta la parte restante dovrebbe diventarlo nell'ambito dell'accordo. Secondo le stime, la quota che resterà a McDonald's, appunto il 20%, catalizzerà il 6% delle vendite totali della divisione. Nei piani dei nuovi proprietari c’è l’apertura di 1.500 negozi nei prossimi 5 anni, concentrati sopratutto nelle città minori.
Sia McDondald’s che Yum China Holdings, il suo principale rivale sul mercato cinese che controlla i marchi Kfc e Pizza Hut, faticano ad attirare una classe media sempre più orientata ad una offerta di alta qualità.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
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