Nove mesi di reclusione e 16.000 euro di multa: queste le richieste fatte dal Pm del tribunale di Trani, Michele Ruggiero, al termine della requisitoria al processo per manipolazione del mercato a carico dell'analista di Fitch, David Riley, all'epoca dei fatti capo del rating sovrano della sede londinese dell'agenzia di rating.
Secondo Ruggiero l'analista Riley rilanciò, il 10 e il 17 gennaio2012, «indebiti annunci preventivi di imminente declassamento» dell'Italia, mai però decretato ufficialmente dalla sua agenzia fino al 27 gennaio 2012, divulgando così «a mercati aperti, informazioni che dovevano restare riservate, concretamente idonee a provocare turbolenza, volatilità e negatività per i titoli italiani». Al contrario «nel 2011 l'Italia - ha detto Ruggiero - stava messo meglio di tutti gli altri paesi Ue» e dunque «non c'erano neppure i presupposti per il doppio declassamento del rating dell'Italia (da A a BBB+) deciso da Fitch nel gennaio 2012».Quindi Riley ha agito con dolo diretto al solo fine «di perseguire l'obiettivo di far restare sul mercato Fitch, in un mercato in cui la concorrenza è forte». Secondo i legali di Riley non c'è stata alcuna diffusione di notizie false e «Fitch ha trasferito al pubblico notizie vere». Definita «fantasiosa» la ricostruzione del Pm sul movente che avrebbe spinto Riley e Settepani -un altro manager la cui posizione è stata archiviata dalla procura milanese - i legali hanno chiesto l’assoluzione piena dell’imputato 'perché il fatto non sussiste'.Nuova udienza il 23 febbraio. (V.Rut.)