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DoBank si prepara per la quotazione

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DoBank si prepara per la quotazione

  • –Carlo Festa

DoBank procede verso la quotazione a Piazza Affari. L’Ipo potrebbe concretizzarsi entro la prima metà del 2017, se lo consentiranno le condizioni dei mercati.

La macchina organizzativa dello sbarco è comunque in azione. Si starebbe costituendo, proprio in questi giorni, il consorzio di garanzia dell’aumento, dopo l’incarico affidato a Rothschild come advisor finanziario.

La società guidata da Andrea Mangoni, secondo quanto indicato da Dealreporter, selezionerà il plotone delle banche entro la prossima settimana e nel gruppo dovrebbe entrare, secondo i rumors, Mediobanca.

DoBank è nata dalla ex-Uccmb, il veicolo di gestione dei non performing loan di casa Unicredit acquisito tre anni fa da Fortress dopo un’asta competitiva. Nel luglio scorso proprio DoBank ha rilevato il controllo di Italfondiario, l’altra grande piattaforma di gestione del colosso degli investimenti Fortress. L’operazione ha portato alla creazione del più grande gruppo indipendente nazionale dedicato alla gestione e al recupero di non performing loan (con oltre 83 miliardi gestiti e circa 200 milioni di fatturato), anche se le due piattaforme sono restate distinte fra loro. Ma quanto potrebbe valere DoBank a Piazza Affari? Se si prendono come riferimento altre società quotate il valore di DoBank potrebbe essere attorno a 600- 750 milioni di euro (in termini di equity value). I termini di confronto sono il gruppo Cerved ma anche Prelios, quotati entrambi a Piazza Affari, fino a casi di Ipo europee: come quella del servicer polacco Kruk e quella dello svedese Intrum Justitia.

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