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Vivendi ha speso 1,3 miliardi per Mediaset, plusvalenza latente 140 milioni in 2016

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La partecipazione di Vivendi in Mediaset a fine 2016 presentava una plusvalenza latente di 140 milioni di euro. Lo riporta la documentazione,consultata da Radiocor, sui conti del gruppo francese presieduto da Vincent Bolloré. La quota, arrivata al 28,80% del capitale e al 29,94% dei diritti di voto il 22 dicembre dopo un'incalzante campagna acquisti, ha comportato un investimento complessivo di 1.259 milioni di euro, mentre il valore contabile, basato sul corso di Borsa di fine anno (4,11 euro), era al 31 dicembre di 1.398 milioni. Il valore unitario d'acquisto risulta di circa 3,69 euro, inferiore anche alla quotazione odierna del titolo Mediaset (3,842 euro, -1,34%).

«In Mediaset per lo svilupparsi nell'Europa del Sud»

«L'entrata nel capitale di Mediaset si iscrive nella volontà di Vivendi di svilupparsi nell'Europa del Sud e nell'ambito delle sue ambizioni strategiche in quanto importante gruppo internazionale nei media e nei contenuti europei», spiega il documento che riserva ampio spazio alla tormentata vicenda che nel suo ultimo sviluppo vede Bolloré e il ceo Arnaud de Puyfontaine indagati dalla Procura di Milano per l'ipotesi di aggiotaggio. Il bilancio ripercorre tutte le fasi delle relazioni con Mediaset, a partire dall'annuncio dell'accordo «strategico ed industriale» dell'8 aprile che prevedeva l'acquisizione del 3,5% di Mediaset e del 100% della pay tv Premium in cambio del 3,5% di Vivendi. Intesa che è ora oggetto di contenzioso.

«Posta in gioco industriale più importante di contenzioso»

Comunque, «considerando che l'interesse strategico della partnership industriale annunciata l'8 aprile supera la posta in gioco nel contenzioso, Vivendi - si legge nel bilancio - ha deciso di diventare il secondo azionista industriale di Mediaset», acquistando in un primo tempo il 20%. «In seguito all'incontro tra il ceo de Puyfontaine e Pier Silvio Berlusconi del 16 dicembre, al comunicato di Mediaset del 17 dicembre e in considerazione delle prese di posizione di Fininvest durante questo periodo», il direttorio di Vivendi ha deciso di aumentare a quota entro il limite del 30%, come è avvenuto.

Nella parte del bilancio riservata al contenzioso, Vivendi ne ricostruisce le varie tappe e scadenze, inclusa la richiesta di danni milionaria presentata da Mediaset e Fininvest. Il gruppo francese «contesta formalmente tutte le denunce fatte dal gruppo Mediaset e dal suo azionista di maggioranza, come pure le corrispondenti richieste che giudica infondate e farà valore i suoi diritti presso la magistratura».

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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