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Wind e 3, un miliardo di liquidità post-fusione

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Wind e 3, un miliardo di liquidità post-fusione

  • –Sinone Filippetti

I matrimoni nelle Tlc funzionano. O quantomeno sono necessari. In un paese stagnante, in un mercato saturo e ipercompetitivo, la fusione tra Wind e 3 è la dimostrazione che l'unico modo per crescere e aggregarsi. Wind e 3, che per anni, da single, erano gli eterni concorrenti, sempre dietro a Telecom Italia e Vodafone, oggi sono il primo gestore di telefonia mobile del paese, con il 37% del mercato. E sono una macchina da soldi: producono cassa per 1 miliardo.

Nel caso di Wind e 3, (che per ora rimarranno due marchi separati e autonomi), poi, i genitori degli sposi, i magnati Li Ka Shing e Mikhail Fridman, si sono presi tutto il tempo per studiare con calma il matrimonio. Anzi, di una fusione si era addirittura iniziato a ragionare quando ancora la compagnia telefonica “arancione” era in mano al miliardario egiziano Naguib Sawiris. E ora Maximo Ibarra, il numero uno di Wind promosso a SuperCeo del nuovo gruppo, ha sollevato il sipario sulla nuova società: il primo bilancio post-fusione (in realtà è un pro-forma perché il matrimonio è stato ufficialmente celebrato il 31 dicembre scorso) dà ragione a chi ha sempre caldeggiato uno sfoltimento dei (troppi) operatori.

Il giro d’affari del nuovo gruppo balza a 6,5 miliardi di euro con un progresso dell’ 1,3% che è molto di piu del PIL del paese (+0,8%). Con la “voce” ormai obsoleta e in declino costante (-2% la telefonia fissa) è l’internet mobile il futuro delle tlc: +10% il fatturato. Il recente accordo con Open Fiber (ultima città cablata in ordine di tempo, Perugia) farà aumentare ancora di più i ricavi “dati”.

La redditività è quella che al momento più beneficia dell’unione: il margine operativo lordo è a quota 2,18 miliardi (+6,8%) che corrisponde a un 34% di redditivita sui ricavi, una delle più alte dell’industria. Ma ci sono 65 milioni di costi una tantum che non sono stati inseriti (spesandoli la crescita sarebbe stata meno robusta).

Il punto di forza è la generazione di cassa: Wind 3 ha generato liquidità per 1 miliardo, il 10% in più. Non si conosce invece a quanto ammontano debiti, che per Wind sono sempre stati una zavorra (eredità della mega-scalata di Sawiris), ma in compenso 3 ne era totalmente priva. La nuova società ha fatto una vaga previsione di far scendere la leva sotto le 3 volte. I frutti di un matrimonio così impegnativo che ha richiesto un anno solo per definire gli aspetti regolatori e antitrust non si vedranno subito: i risparmi, stimati in 700 milioni, arriveranno a regime nel 2019.

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