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Milan, si profila un altro rinvio

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Milan, si profila un altro rinvio

  • –Carlo Festa

La telenovela Milan sembra non avere mai fine. A sorpresa si potrebbero frapporre nuovi ostacoli sulla strada del closing dei cinesi, dopo che fino a ieri mattina tutto sembrava filare liscio tanto che lunedì, nel consueto incontro con i manager di Fininvest ad Arcore, Silvio Berlusconi avrebbe confidato di voler accettare la carica di presidente onorario.

Il principale problema sarebbe finanziario: un centinaio di milioni che mancherebbero ancora all’appello del consorzio cinese capitanato da Yonghong Li per arrivare ai 320 milioni pattuiti cui aggiungere altri 70 milioni di spese sostenute da Fininvest in questi mesi di interregno.

Fino a ieri sera gli advisor sarebbero stati al lavoro per cercare di arrivare a trovare un accordo. Ma la situazione resterebbe molto complessa e il closing di venerdì pare improbabile. Le ipotesi sarebbero due o tre. Da una parte ci sarebbe sul tavolo una ulteriore proroga a fine marzo (con caparra di 100 milioni) come già successo lo scorso anno. L’ipotesi sarebbe favorita ma dovrà essere accetta da Fininvest. L’altra opzione sarebbe quella di modificare gli accordi: ad esempio Fininvest potrebbe incassare, con un ritardo di alcuni giorni rispetto al closing, l’intero importo del previsto finanziamento soci da 100 milioni di euro. Infine, la stessa Fininvest, come ulteriore strada, potrebbe restare come socio di minoranza.

Sul versante degli investitori resta l’elenco, non formalizzato a Fininvest, di Yonghong Li unito ad Haixia, China Construction Bank, China Merchants Bank, Huarong. Ma anche qui si attendono conferme e soprattutto certezze sulle figure degli investitori e dei finanziatori.

Infine una novità sul lato del Cda. L’altro componente cinese del board, oltre a Yonghong Li e Han Li, sarebbe un certo Bo Lu, professionista di Pechino. Tre gli italiani: Marco Fassone, Marco Patuano e l’avvocato Roberto Cappelli. Ma prima dovranno essere risolti problemi più urgenti.

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