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    Borsa, le 5 ex regine hi-tech che in 10 anni hanno perso 230 miliardi

    Nei giorni scorsi ha fatto notizia l’operazione nostalgia di Nokia che al Mobile Word Congress di Barcellona ha annunciato il rilancio del 3310. Il modello di maggior successo (126 milioni di pezzi venduti) dell’azienda finlandese che 10-20 anni fa dominava il mercato della telefonia mobile e oggi non più. Sarà da vedere se il mercato cederà alle lusinghe del vintage. Una cosa è certa: la mossa ci ricorda quanto, nel mercato della tecnologia, non ci sia posto per rendite di posizione. Un giorno sei sulla cresta dell’onda (come Snapchat valutata dal mercato 25 miliardi nonostante ne fatturi appena uno). Il giorno dopo non ci sei più. Nel mercato ipercompetitivo dell’hi-tech ogni scommessa persa può risultare fatale e non è da escludere che, chi oggi lo domina (Apple, Google, Facebook ecc.) tra 10 anni continui a farlo. Molti nomi di big che fino a 10 anni fa dominavano il mercato oggi sono spariti dall’olimpo. Ne abbiamo selezionate cinque. Cinque aziende che 10 anni fa erano leader e che oggi devono reinventarsi il business a causa di una rivoluzione (quella degli smartphone) costata loro oltre 230 miliardi di capitalizzazione persa in 10 anni

    (Reuters)
    (Reuters)

    1/5 Nokia

    La rivoluzione smartphone non ha solo messo in crisi i produttori di pc ma anche gli ex soggetti dominanti della tecnologia mobile. Uno su tutti la citata azienda finalndese Nokia che nel 2007 registrò il suo record storico di utili (7,6 miliardi di dollari) e fatturato (54). Dopo il triennio terribile 2011-2013 in cui i ricavi sono scesi ai minimi storici e il conto economico è scivolato in rosso (3,2 miliardi il passivo nel 2012) l’azienda è ripartita e il bilancio 2016, seppur in perdita per 810 milioni, ha registrato un chiaro recupero alla voce ricavi (24,9 miliardi). La capitalizzazione tuttavia resta ben lontana dai picchi di 10 anni fa. Oggi il mercato la valuta 29,8 miliardi contro gli 85 di allora.

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