New York - BlackRock ha deciso di puntare sui computer per guidare i suoi fondi azionari a gestione “attiva”.
Il leader mondiale della gestione di fondi ha fatto scattare una rivoluzione al proprio interno che porterà all’eliminazione di decine posti di lavoro e ad affidare sempre più lo “stock picking” ai chip di silicio, ai software e agli algoritmi. Risultato della constatazione di quanto sia ormai diventato difficile per gestori in carne ed ossa battere il mercato e tenere testa ai cervelli elettronici.
La svolta abbasserà anche i costi delle commissioni a carico degli investitori, una mossa che dovrebbe limare circa 30 milioni dalle entrate dalla società. Una serie di fondi caratterizzati da costi ridimensionati verranno raggruppati sotto il marchio “Advantage”.
Più in dettaglio, BlackRock correggerà il tiro dell’11% dei suoi fondi azionari gestiti attivamente, che nel complesso hanno portafogli da 275 miliardi di dollari. In tutto il gruppo ha in gestione cinquemila miliardi. Oltre 40 tra money manager - sette - e altri dipendenti vedranno il loro impiego scomparire nella riorganizzazione.
Il chief executive e fondatore di BlackRock Larry Fink è da tempo impegnato a cercare di rilanciare la performance e ha spinto per un approccio più “scientifico” e “data driven”.
“La democratizzazione dell’informazione ha fatto diventare sempre più arduo il compito dell’active management. Dobbiamo cambiare l’ecosistema, il che vuol dire far conto di più su big data e intelligenza artificiale”
Larry Fink, ceo e fondatore di BlackRock
«La democratizzazione dell’informazione ha fatto diventare sempre più arduo il compito dell’active management», ha detto Fink al New York Times. «Dobbiamo cambiare l’ecosistema, il che vuol dire far conto di più su big data, intelligenza artificiale, fattori e modelli nell’ambito di strategie di investimento sia tradizionali che quantitative».
© Riproduzione riservata