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3/4 BTp Italia / L'inflazione

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    Torna il BTp Italia. I quattro elementi da considerare nella scelta

    Parte lunedì il collocamento del nuovo Buono, sottoscrivibile online senza commissioni: un'operazione che per il pubblico retail si concluderà mercoledì (salvo chiusure anticipate) e che giovedì sarà riservata ai soli istituzionali. Ecco i quattro elementi da considerare nella scelta di investimento

    3/4 BTp Italia / L'inflazione

    La chiave per capire la reale convenienza nell'investire nel BTp Italia sta ovviamente nell'andamento futuro dell'inflazione. Se infatti il tasso reale resterà sempre lo 0,45% fissato dal Tesoro, quello nominale che il risparmiatore riceverà nelle tasche sarà inevitabilmente determinato dall'incremento (o decremento) registrato dai prezzi al consumo italiani nei prossimi 6 anni.
    La buona notizia, almeno per chi investe, è che al momento l'indice rilevato dall'Istat viaggia con il suo 1,8% annuo ai massimi dal 2013. Difficile però capire quanto una simile crescita, determinata in gran parte dal rincaro dei prezzi dei carburanti nell'ultimo anno, sia sostenibile nel futuro. Gli analisti di Unicredit Research ritengono per esempio che l'inflazione possa attestarsi su un 1,4% medio quest'anno per poi scivolare verso l'1,2% nel 2018.
    Sul listino è in teoria possibile acquistare un BTp nominale della stessa durata del BTp Italia in collocamento che rende attorno all'1,30 per cento. Ciò significa che, a parità di scadenza (e al netto di commissioni di acquisto e premio fedeltà finale), un risparmiatore che vuole puntare sui titoli di Stato italiani avrà fatto la scelta giusta con il BTp Italia se nei prossimi 6 anni il tasso medio annuo dell'inflazione media italiana sarà superiore allo 0,85 per cento.

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