La nuova emissione conferma il premio di “fedeltà” garantito ai sottoscrittori che manterranno i BTp Italia fino alla naturale scadenza e che riceveranno un ulteriore ammontare pari al 4 per mille di quanto a suo tempo acquistato. Non saranno certo di cifre particolarmente rilevanti, ma il pubblico retail ha mostrato comunque di apprezzarle, se è vero che in base ai dati del Tesoro circa la metà di esso ha conservato nel cassetto fino al termine i titoli al momento rimborsati.
A questo proposito, il mese scorso è giunto a maturazione il BTp Italia emesso quattro anni prima, nell'aprile del 2013, per un ammontare di 17 miliardi: probabile che molti decidano di reinvestire le cifre appena intascate. Chi lo farà si troverà però di fronte a un'amara sorpresa, perché il tasso minimo garantito (fissato venerdì scorso dal Tesoro e al quale poi va sommata l'inflazione) sarà appena dello 0,45% contro il 2,25% dell'emissione appena scaduta. I conti però vanno fatti con il livello dei tassi attuale, che non è certo quello di 4 anni fa, e con l'inflazione futura.