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1/4 BTp Italia / La scadenza

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    Torna il BTp Italia. I quattro elementi da considerare nella scelta

    Parte lunedì il collocamento del nuovo Buono, sottoscrivibile online senza commissioni: un'operazione che per il pubblico retail si concluderà mercoledì (salvo chiusure anticipate) e che giovedì sarà riservata ai soli istituzionali. Ecco i quattro elementi da considerare nella scelta di investimento

    1/4 BTp Italia / La scadenza

    La scadenza del BTp Italia in collocamento nei prossimi giorni torna a 6 anni come nel 2014 e scadrà pertanto nel maggio 2023. In origine le emissioni erano a 4 anni, mentre nel 2015 e nel 2016 la necessità di rendere più appetibili i titoli agli investitori alla comprensibile ricerca di rendimenti in un contesto di tassi sempre più vicini a zero aveva suggerito al Tesoro di spingersi fino agli 8 anni. Ora si punta a una durata intermedia, che i risparmiatori italiani (storicamente legati ai BoT, almeno finché questi garantivano guadagni) scelgono forse più per necessità che per convinzione.
    Scadenze di tale lunghezza espongono i prezzi dei titoli a un eventuale aumento dei tassi sul mercato, un effetto che però sul BTp Italia è in parte mitigato dalla componente della cedola legata all'inflazione e che i “cassettisti” potrebbero non avvertire del tutto, abituati come sono a detenere i titoli fino al rimborso naturale. Sul mercato esiste peraltro già un BTp Italia con durata residua analoga: il titolo a 8 anni collocato dal Tesoro nell'aprile 2015. In teoria per gli investitori potrebbe quindi essere indifferente acquistare la vecchia emissione sul secondario, dovrebbero però pagare commissioni (assenti per il nuovo BTp in collocamento) e rinunciare alla possibilità di incassare il premio fedeltà.

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