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Prysmian raddoppia nelle rinnovabili

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Prysmian raddoppia nelle rinnovabili

  • –Monica D'Ascenzo

Il settore delle energie rinnovabili promette di continuare a crescere e Prysmian intende giocare le sue carte per avere conquistare quote di mercato. «Il trend positivo di mercato è confermato anche quest’anno grazie al fatto che i parchi eolici sono sempre più competitivi rispetto ad altre fonti di energia. Questo rende il mercato offshore in continuo sviluppo» spiega Massimo Battaini,senior vice president Progetti Energia e membro del cda di Prysmian, che ricorda qualche numero del settore: «Il comparto dei cavi e sistemi sottomarini vale in totale 2,2 miliardi di euro all’anno di contratti al mondo, di cui l’85% è europeo. Di questi il cablaggio dei parchi eolici offshore copriva circa 500/600 milioni e quest’anno toccherà i 800/900 milioni ed è un trend che continuerà nel futuro. L’altra parte di mercato è costituito dalle interconnessioni sottomarine per collegare i Paesi fra loro. Fino ad oggi le interconnessioni hanno pesato per il 70% del mercato, ma da qui in avanti le connessioni dal parco eolico a terra diventeranno una parte sempre più di valore». Ma come si posiziona ad oggi Prysmian sul mercato? «Abbiamo una quota di mercato pari al 50% nelle interconnessioni e al 15% nell’offshore. Proprio in questo secondo ambito puntiamo a focalizzarci per crescere ad una quota del 30/40%. Le leve che dobbiamo usare sono quelle della tecnologia del cavo e di installazione. Il piano di investimenti che completeremo nel 2017 ammonta a circa 60 milioni di euro, ma abbiamo intenzione di continuare ad investire anche in futuro» commenta Battaini, riferendosi agli investimenti in ampliamenti di capacità produttiva di cavi e nuovi asset per l’installazione, monitoraggio e manutenzione delle reti.

L’occasioneper fare il punto della situazione è l’edizione 2017 dell’offshore Wind Energy di Londra da oggi all’8 giugno. «Abbiamo bisogno di sviluppare un’ulteriore capacità di installazione. È prematuro parlare di acquisizioni, ma stiamo valutando sia la crescita organica che l’espansione per linee esterne. L’incremento della capacità di installazione potremmo evaderlo con crescita interna, ma che richiede tempi lunghi, per questo potremmo valutare acquisizioni» sottolinea Battaini, che guida una divisione da 1,1 miliardi di fatturato e un contributo del 35% all’Ebitda del gruppo.

Il gruppo italiano ha annunciato il completamento del parco eolico offshore Wikinger e l’aggiudicazione di 2 nuovi contratti per parchi eolici offshore in Germania e Danimarca. Prysmian si è, inoltre, aggiudicata un contratto del valore di oltre 300 milioni con la Réseau de Transport d’Électricité (RTE) per la realizzazione dei sistemi in cavo sottomarino per i collegamenti di 3 parchi eolici offshore con la rete elettrica francese. «In Francia devono essere aggiudicati i collegamenti fra le turbine e i parchi eolici e noi puntiamo a quei contratti. Inoltre nella seconda metà dell’anno, ci saranno altri tender in Olanda a cui parteciperemo» conclude Battaini.

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