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Procede l’Opas di Atlantia su Abertis: la spagnola Aena rinuncia…

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Infrastrutture

Procede l’Opas di Atlantia su Abertis: la spagnola Aena rinuncia alla contro-offerta

(Afp)
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Aena si ritira dalla partita su Abertis. Ma manda un segnale chiaro al mercato: attorno al gruppo iberico oggetto di offerta da parte di Atlantia l'interesse è elevato e il dossier è sul tavolo di molti tra operatori e banche d’affari.
Expansion ha rilevato in mattinata il potenziale appetito del gruppo aeroportuale spagnolo per il colosso di Madrid. Sulla scorta dei rumor sia Abertis che Aena sono state sospese in Borsa in attesa di una nota. Comunicato che è stato emesso a stretto giro da Aena la quale ha confermato di aver studiato l'operazione sia industrialmente che finanziariamente salvo poi accantonare il progetto. Il gruppo ha tuttavia deciso di mettere da parte il piano perché il cda dell’azionista di controllo Enaire, azienda pubblica, ha deliberato all'unanimità di non procedere con la controfferta. E la decisione sarebbe legata proprio alla mancata volontà del governo spagnolo di impegnarsi in una simile partita.
In una nota di ricerca, Sabadell ha sottolineato che se una fusione tra le due società creerebbe un gruppo di infrastrutture con una vasta portata geografica, la posizione del governo complica una eventuale offerta: «Qualsiasi decisione necessita di un via libera del governo, che ha mostrato reticenza a fare grandi cambiamenti alla sua partecipazione (in Aena)».

Lo scorso maggio Atlantia ha presentato un’offerta per Abertis a 16,5 euro ad azione. La società spagnola ha detto che non risponderà all'offerta fino a quando non verrà dato il via libera dall'autorità competente, un processo che di solito richiede due o tre mesi. Allo stesso tempo Caixa, il principale azionista di Abertis con il 22%, non ha ancora preso posizione formale.

Sulla piazza di Madrid i titoli di Abertis sono rientrati nelle contrattazioni alle 11, secondo quanto comunicato dall’authority spagnola Cnmv.

Nelle scorse settimane si erano diffuse diverse indiscrezioni su possibili contro offerte da parte di aziende spagnole. Globalvia, dal canto suo ad esempio, aveva smentito di aver sul tavolo una contro Opa sul gruppo Abertis, come era stato riportato invece dal quotidiano spagnolo El Economista. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, il dossier Abertis sarebbe stato esaminato da diversi soggetti, ma la dimensione dell`offerta riduce i potenziali concorrenti.

L’Opas di Atlantia

L’Offerta pubblica di Acquisto lanciata dall’italiana Atlantia sulla spagnola Abertis intanto procede nel suo iter. Gli azionisti del gruppo sono stati convocati per il prossimo 2 agosto in un'assemblea straordinaria e ordinaria a servizio dell’operazione. Nella convocazione dei soci si legge al primo punto all’ordine del giorno la proposta di aumento di capitale a pagamento, con esclusione del diritto di opzione, da liberarsi mediante conferimento in natura di azioni Abertis e con emissione di azioni speciali. In parte ordinaria, invece, l’approvazione di un piano addizionale di incentivazione di lungo termine in favore di amministratori esecutivi e dipendenti.

L'Opas ai nastri di partenza, del valore di 16,3 miliardi, è infatti mista, ossia parte in contanti e parte carta. Ai soci spagnoli viene offerto di portare le azioni in adesione a un prezzo di 16,5 euro a titolo, il 20% in più della media degli ultimi sei mesi di Borsa precedenti i rumor, o in alternativa di ricevere 0,697 azioni Atlantia di nuova emissione con caratteristiche speciali. Dunque la ricapitalizzazione che sarà varata agli inizi di agosto si riferisce alla componente carta. C'è da dire, però, che la stessa è limitata a un massimo del 23,2% del capitale e a un minimo del 10%. Complice il fatto che a loro sarà concesso il diritto di nominare tre nuovi membri del consiglio di Atlantia che passerà da 15 a 18 componenti. Un ruolo che pare essere destinato alla Caixa, oggi azionista di Abertis con il 22% e probabile nuovo socio dell'agglomerato se deciderà di consegnare le azioni. In realtà la posizione della fondazione spagnola è ancora tutta da verificare e molto dipenderà dagli umori politici.

A inizio luglio è arrivato il primo sì in Spagna alla maxi Opas italiana. L’autorità di controllo e vigilanza sui mercati (Cnmv) ha dato via libera al gruppo Atlantia a presentare la richiesta dell'operazione. Si tratta di un passaggio formale, ma rappresenta, comunque, una indicazione importante, la prima da quando è stata annunciata l’operazione. Si tratta, infatti, di un primo controllo “formale” che stabilisce che il documento di offerta, depositato alla Cnmv lo scorso 15 giugno, è conforme alla normativa. Non entra, dunque, nel merito del documento.

A questo punto la palla ora passa alla Cnmv che avrà da 20 a 60 giorni lavorativi di tempo per decidere se autorizzare o meno l'offerta. Ovviamente l'autorità spagnola può prendersi tutto il tempo a disposizione, dunque fino a 60 giorni, chiedendo peraltro integrazioni o chiarimenti sul prospetto dell’operazione. Con la naturale conseguenza che l’effettivo lancio dell’offerta possa arrivare in autunno inoltrato. In ogni caso il gruppo controllato dalla famiglia Benetton conta di chiudere l'operazione entro il quarto trimestre del 2017. Gli occhi sono ora dunque puntati su come si muoveranno i soci spagnoli, e dunque le decisioni degli azionisti di Abertis, in primis il gruppo finanziario catalano Criteria CaixaBank che possiede il 22% del capitale e sulla carta è il destinatario delle azioni speciali che saranno emesse da Atlantia in occasione della ricapitalizzazione. Ma anche il consiglio di amministrazione di Abertis dovrà pronunciarsi.Ieri intanto in Borsa il titolo Atlantia ha chiuso in lieve rialzo dello 0,32% a 24,84 euro e nella stessa direzione si è mossa Abertis con le azioni che hanno segnato un progresso dello 0,22% a 16,20 euro.

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