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Londra come Fort Knox: montagne di oro nei caveaux delle banche

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lingotti nei caveaux

Londra come Fort Knox: montagne di oro nei caveaux delle banche

(Marka)
(Marka)

Forse solo Fort Knox racchiude più oro dei caveaux di Londra: depositati nella capitale britannica a fine marzo c’erano ben 7.449 tonnellate di lingotti, per un valore di 298 miliardi di dollari. E si tratta solo del metallo impiegato per gli scambi “ufficiali”, con servizi di clearing.

L’oro custodito da privati, sotto forma di gioielli o altro, non è compreso nel conto. Così come non sono incluse le riserve ufficiali della Bank of England (o di altre banche centrali, che avessero scelto di delegarle la custodia dei lingotti).

A svelare le cifre per la prima volta nella storia è stata la London Bullion Market Association (Lbma), che il rigore delle autorità di vigilanza sta costringendo a uno sforzo di trasparenza senza precedenti.

Che nei sotterranei delle banche londinesi fosse racchiuso un tesoro era immaginabile, visto che nonostante tutto è ancora questo il maggior centro di scambi per i metalli preziosi, con servizi di compensazione per 18,1 miliardi di dollari al giorno, sempre in marzo.

Ma le statistiche appena pubblicate (e che d’ora in poi saranno aggiornate ogni mese) sono comunque impressionanti, anche perché riguradano appena otto operatori: la Bank of England (per i servizi di custodia offerti a terzi), tre banche commerciali (Hsbc, Icbc Standard Bank e JpMorgan) e altre 4 società private (Brinks, G4S Cash Solutions, Malca-Amit e Loomis International).

Nei loro caveaux c’è più del doppio dell’oro che viene estratto in un anno in tutto il mondo e circa 8 volte quello che la Cina ha consumato nel 2016. Soltanto le riserve auree degli Stati Uniti – 8.133 tonnellate, di gran lunga le più ricche – riescono a reggere il paragone.

In più c’è l’argento: l’Lbma conta 32.08 tonnellate a fine marzo, per un valore di 19 miliardi di dollari.

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