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Rimborsi, ecco cosa fare a oggi

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Banche venete e risparmiatori

Rimborsi, ecco cosa fare a oggi

Le scadenze per ottenere i rimborsi da parte dei soggetti coinvolti nella Liquidazione coatta amministrativa (Lca) delle due banche venete sono ancora più confuse. Dopo aver segnalato su Plus24 online («Banche venete: ecco le scadenze per chiedere i rimborsi» ) che il primo termine del 24 agosto non era da ritenersi perentorio — ma che dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (Gu) del Dl 99 del 25 giugno (convertito in legge il 27 luglio scorso) sarebbe stato meglio rivolgersi in via prudenziale a un avvocato che avrebbe deciso cosa fare — adesso la situazione si è ingarbugliata ancor di più.

Infatti, il 31 luglio scorso sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale due comunicati della Banca d'Italia che si riferiscono ai due decreti (il 185 e il 186 anch'essi del 25 giugno) del ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef). Ma i termini per insinuarsi al passivo delle due banche in Lca decorrono dal 31 luglio oppure bisogna aspettare la pubblicazione dei due Dm? A questo quesito Mef e Banca d'Italia, interpellati da Plus24, non hanno ancora risposto. Di conseguenza, gli operatori del settore (si veda anche “Il Filo diretto ) consigliano di considerare il termine per l'ammissione al passivo entro 60 giorni dal 31 luglio. In ogni caso, il termine di 60 giorni è considerato da molti come non perentorio in quanto, soltanto decorsi sei mesi dal deposito dello stato passivo (deposito che avverrà presumibilmente non a breve), per non “decadere” si dovrà dimostrare che il ritardo è dipeso da cause non imputabili al creditore.

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