Via libera di Borsa Italiana alla quotazione sull'Aim di Neodecortech, società attiva nella produzione e stampa di carte decor per pannelli nobilitati e del flooring utilizzati nel settore dell'interior design e dell'arredamento. Il debutto è fissato per martedì 26 settembre, dopo che il collocamento si è chiuso con ordini pari a due volte l'offerta globale e il prezzo è stato fissato a 4 euro per azione (forchetta 3,9-4,5 euro).
Soddisfatto l'a.d. Luigi Cologni, da 12 anni nella società e con esperienze in Poliform ed Ernestomeda, soprattutto per l'interesse riscontrato in Germania: «Su 91 investitori istituzionali incontrati nel corso dei roadshow - dice - almeno una trentina sono tedeschi, che hanno poi dimostrato un grande interesse in sede di Ipo. Questo per noi è molto importante perché il nostro è un mercato all'80% tedesco, i nostri principali competitor sono tutti in Germania».
Grazie all'ipo crescita all'estero con jv o acquisizioni
I proventi dell'Ipo serviranno per lo sviluppo dell'azienda secondo tre direttrici di sviluppo fissate nel piano industriale al 2019: il miglioramento dei macchinari, gli investimenti in nuove tecnologie digitali e l'espansione geografica anche in nuovi mercati, sia con operazioni di jv che con operazioni di M&A e acquisizioni. «Stiamo lavorando già da alcuni mesi a un'operazione negli Usa - spiega Cologni - dove sta crescendo fortemente il settore dei pavimenti Lvt (Luxury Vinyl Tile) che stanno sostituendo velocemente la moquette. Per noi si tratta di un settore ad alta marginalità e ad alta crescita e vorremmo essere presenti nel mercato Usa con una jv in cui loro mettono il mercato e noi la tecnologia. Entro Natale puntiamo a definire l'interlocutore per essere operativi a Natale 2018». Altri due mercati «molto interessanti» sono nell'Europa dell'Est.
Oltre il 70% del fatturato è realizzato all'estero
«Per le acquisizioni - spiega l'a.d. - bisogna considerare che ci sono pochi attori nel nostro settore, quindi dobbiamo creare le masse giuste prima di agire». Neodecortech è il principale gruppo italiano nel settore, quarto in Europa dopo gruppi tedeschi e realizza all'estero circa il 74% del fatturato, ma le tre sedi sono tutte in Italia, una a Filago in provincia di Bergamo e due in provincia di Frosinone. «Non abbiamo sedi all'estero - dice Cologni - e il nostro è un prodotto che non patisce il trasporto e i cui costi di trasporto sono solo l'1,8% del fatturato. Sentiamo pero' l'esigenza di essere presenti su alcuni mercati soprattutto dal punto di vista commerciale». Neodecortech ha due controllate, Cartiere di Guarcino spa e Bio Energia Guarcino srl, che produce energia da biocombustibili e biomasse che alimentano la cartiera. Dal punto di vista finanziario, la semestrale sarà approvata venerdì prossimo con un valore della produzione consolidato proforma (dati preconsuntivi) di circa 62,5 milioni, ebitda di 6,7 milioni ed ebit per 3,7 milioni. Il fatturato 2016 era di 115,7 mln. «Il trend è confermato anche per la fine dell'anno, il business sta andando bene», ha detto l'a.d. che, tra le linee di sviluppo, sottolinea di voler «incrementare ulteriormente l’eccellenza operativa attraverso un approccio lean e Industry 4.0».
La famiglia Valentini si diluisce con l'ipo, in Borsa il 25-27%
La domanda complessiva dell'Ipo proviene per circa l’83% da investitori italiani e il 17% da investitori stranieri. Gli ordini ricevuti provengono per il 90% da investitori istituzionali e professionali e per il 10% da retail per un totale di 188 investitori. L'offerta globale prevedeva nel dettaglio un’offerta di azioni ordinarie di nuova emissione per 12,1 milioni rivolta a investitori qualificati italiani ed esteri, 2 milioni per il pubblico in Italia e 300mila euro per i dipendenti. In più, si aggiunge l’esercizio della Greenshoe per un massimo di 1,8 milioni da esercitare entro 30 giorni dall'inizio delle negoziazioni. Nell’ipotesi d’integrale esercizio dell’opzione Greenshoe il flottante sarà tra il 25% e il 27% circa. Attualmente la società è controllata al 100% dalla famiglia Valentini, con due rappresentanti in cda.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
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