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    Dossier | N. 83 articoliCriptovalute: bitcoin e le altre

    Anche il bitcoin tocca i nuovi record salendo sopra i 6.000 dollari. Al via i derivati

    Esattamente come Wall Street e il Nasdaq. Il bitcoin non si ferma più e in nottata ha rotto la soglia psicologica dei 6.000 dollari, con un rialzo di ben oltre il 50% solo nell'ultimo mese, arrivando così a superare la soglia dei 100 miliardi di dollari di capitalizzazione totale. Se c'è una differenza con i mercati azionari, a livello di quotazioni, la critpovaluta continua infatti all'insegna dell'estrema volatilità. Basta considerare solo gli ultimi due mesi: a inizio settembre la criptovaluta aveva toccato per la prima volta quota 5.000 dollari, per poi scivolare fino a 3.200 una decina di giorni dopo sull'onda dei divieti messi in atto in Cina. Da allora, pur sempre tra alti e bassi, ha innescato un canale ascendente che l'ha portato fin sopra 6.000: attualmente è quotato attorno a 6.100 dollari.

    Di motivi specifici alla base del rialzo non ce ne sono, se non la continua attesa che il bitcoin trovi nuovi alleati sul fronte degli investimenti e degli utilizzi. Mario Draghi ha sostenuto, per quanto riguarda le criptovalute, che “la tecnologia non è ancora matura per essere presa in considerazione da noi”. Ma intanto sul mercato le voci delle ultime settimane secondo cui Goldman Sachs si preparerebbe ad aprire un desk di trading dedicato alle criptovalute e Amazon starebbe pensando in tempi brevi di accettare il bitcoin come mezzo di pagamento hanno contribuito a mettere le ali alle quotazioni. Dall'altra parte la Cina, una volta chiuso il Comitato centrale, potrebbe anche tornare sui suoi passi e riaprire le piattaforme di scambio. Ma alcuni citano presunti acquisti dallo Zimbabwe in crisi come più recente elemento di sostegno del bitcoin.

    Scissione in vista
    Si attende intanto l'esito dell'aggiornamento dei software che la prossima settimana potrebbero portare a una nuova scissione nel mondo bitcoin con la nascita di Bitcoin Gold. Un elemento che, peraltro, gonfia ancora di più le quotazioni perché i possessori di bitcoin classici si troveranno automaticamente un nuovo gold in portafoglio.
    Quel che è certo è che Google Trends indica questa settimana un'impennata delle ricerche suul bitcoin in rete da tutto il mondo, indicatore che storicamente segnala una netta ripresa delle quotazioni, mentre a livello tecnico gli analisti segnalano una resistenza attorno a 6.200 che aprirebbe la strada a quota 7.000.

    Partono i primi derivati
    Intanto l'interesse sulle criptovalute ha portato alla creazione dei primi prodotti derivati. La piattaforma di trading americana LedgerX ha confermato oggi di aver avviato il trading di derivati limitatamente a operatori istituzionali. Stando alle cifre fornite dalla società, nella prima settimana la piattaforma ha registrato lo scambio di 176 swap e opzioni, per un valore nozionale si oltre un milione di dollari.

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