Il Brasile potrebbe partecipare al vertice Opec-non Opec del 30 novembre «se ricevesse un invito formale».
L’ha dichiarato un portavoce del Governo all’Argus, confermando che i sauditi hanno già avviato contatti per sondare la disponibilità a collaborare: la settimana scorsa il ministro Khalid Al Falih ha telefonato a Marcio Felix, sottosegretario all’Energia con delega su Petrolio e gas.
La possibilità che il Brasile si associ ai tagli di produzione è remota, visto che il Paese sta rafforzando le partnership con Major straniere con l’obiettivo di raddoppiare in dieci anni l’output di greggio (oggi pari a 2,65 milioni di barili al giorno). Ma l’invio di un rappresentante al vertice sarebbe comunque un avvicinamento rilevante.
Ieri Mohammed Barkindo, segretario generale dell’Opec, ha dichiarato che il gruppo sta «invitando altri produttori, che hanno mostrato un interesse a unirsi a questo nobile sforzo». Nell’attuale coalizione, ha aggiunto, nessuno ha opposto «violente obiezioni» a una proroga dei tagli, ma si sta ancora discutendo su «durata, termini e condizioni».
© Riproduzione riservata