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Il fenomeno bitcoin sbanca il concorso Bce sul miglior video di politica monetaria

Vittoria a sorpresa per i bitcoin sul campo di casa della finanza europea, la Bce di Francoforte. Malgrado la diffidenza della Bce (e di gran parte delle autorità monetarie) nei confronti della controversa cryptovaluta, la Banca Centrale Europea ha premiato proprio due video sui Bitcoin come le migliori rappresentazioni del proprio operato. Una scelta clamorosa, se si pensa alle polemiche che circondano il boom dei Bitcoin sia per la sfida che rappresentano alle valute tradizionali sia per i rischi di un loro utilizzo per attività illegali. Anche se nessuna banca centrale al mondo (salvo il Giappone) ha infatti riconosciuto ai Bitcoin lo status di moneta di scambio, la corsa degli investitori alla cryptovaluta non accenna a diminuire: il prezzo, che all'inizio dell'anno era intorno ai mille dollari, ha raggiunto poche settimane fa il prezzo di 7mila dollari.
Nell'attesa di una definizione giuridica certa dei bitcoin, la Bce sembra dunque aver deciso di affidare ai giovani il compito di inquadrare per tutti che cosa rappresentino e quali prospettive abbiano : di certo , finchè le cryptovalute non si assicureranno una fetta consistente degli scambi non rappresentano alla stabilità monetaria dell'eurozona e del mondo.
Ma torniamo al concorso.Mercoledì è apparso sul sito l'esito del “Bce Euro Video Challenge” che si è tenuto il 9 Novembre 2017 – a Lione.
Alla competizione, che ha lo scopo di premiare i video che meglio l'operato della Bce partecipano i giovani tra i 18 e 30 anni dell'unione Europea, si sono iscritti quest'anno ragazzi e ragazze provenienti da 15 Paesi: tra i 6 membri della giuria ci sono un rappresentante dell'organo esecutivo di politica monetaria della Bce, Benoît Cœuré , ed esponenti del mondo accademico ed economico tra cui il docente dell'Università Bocconi di Milano, Francesco Giavazzi.
A vincere il primo premio (4000 €) è stato dunque il video prodotto da due ragazzi olandesi intitolato:”bitcoin, la moneta del futuro?”. Il cortometraggio , pur riconoscendo la portata innovativa della valuta digitale, arriva alla conclusione che attualmente i bitcoin non rapprentano una moneta in grado di fare concorrenza all'euro, ma che nel lungo periodo la situazione potrebbe cambiare.Per questa ragione i due autori sostengono che sarebbe opportuno creare un'autorità centrale per la circolazione e la produzione del bitcoin, come avviene per le valute tradzionali. “senza la certezza della stabilità- questo è il monito nel video- una cryptovaluta non potrà mai totalmente sostituire una moneta esistente” .Al contrario , ammettono gli autori, il bitcoin sono oggi niente di più di uno strumento speculativo privo di fondamentali macroeconomici alle spalle:la sua crescita stellare in pochi anni sarebbe dunque una bolla finanziaria che potrebbe esplodere in qualunque momento.
Tesi che ricalca quelle espresse delle autorità di vigilanza e anche da esponenti della grande comunità finanziaria internazionale.
L'altro video sui bitcoin premiato che è salito sul podio affronta l'altra questione critica nel dibattito sulla cryptovaluta: può essere considerata una valuta con cui acquistare beni e servizi?
Anche in questo caso, pur riconoscendo il potenziale, la risposta è negativa. L'estrema volatività del prezzo e la crescita verticale del valore disincentivano l'utilizzo come moneta di scambio : “nessuno- afferma il video- ha l'incentivo di spendere bitcoin per acquistare beni sapendo che in poche settimane il loro prezzo potrebbe raddoppiare”.In altre parole spendere significherebbe rimetterci: meglio conservarli e venderli al momento più opportuno.Non a caso , a fronte di un boom nel prezzo il pil dei bitcoin è sostanzialmente fermo da anni. Basterebbe già questo per smontare le tesi sulla pericolosità sistemica del bitcoin e soprattutto sulla sua capacità di generare un'incontrollabile spirale inflazionistica nell'economia reale.
In conclusione la decisione della bce di premiare i video sui bitcoin rappresenta un'importante apertura al dibattito sulle cryptovalute da parte della massima autorità europea, pur non concedendo nulla di più a chi chiede un pieno riconoscimento della moneta digitale da parte dei governi e delle istituzioni internazionali .Finchè non avrà stabilità, vigilanza e controparte centrale insomma il bitcoin non rappresenterà un'alternativa al monopolio delle banche centrali sulla circolazione della moneta.
Da tempo le autorità cercano di spegnere “l'esuberanza irrazionale” che circonda i bitcoin ma con scarso successo.Così, come nella politica monetaria si sta cercando un nuovo modello di comunicazione con i mercati, anche nella sfida dei bitcoin si stanno sperimentando nuovi stili comunicativi più credibili ed aderenti al linguaggio delle nuove generazioni. Ma nell'era digitale e delle fintech, la sfida della BCE è quella di non sacrificare l'innovazione sull'altare della stabilità.

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