Ryanair rilancia su Alitalia e si dice pronta a collaborare sui servizi di feederaggio e sulla vendita on-line dei biglietti della compagnia italiana sul sito del vettore irlandese. Dopo avere ritirato la sua offerta di acquisizione, a causa della protesta dei piloti che ha provocato la cancellazione di oltre 2mila voli in tutta Europa, Ryanair torna in campo: «In questo momento siamo concentrati sul nostro business - precisa David O’Brien chief commercial officer intervistato dal Sole 24 Ore -. Dobbiamo ristabilire la fiducia dei nostri clienti, degli azionisti dello staff. Ci vorrà ancora qualche mese, ma non ci fermiamo. La nostra offerta su Alitalia è sul tavolo dei commissari con cui vogliamo collaborare così come con i futuri proprietari di Alitalia».
Mr O’Brien ritiene che sia stato il problema delle cancellazioni e dei piloti a spingervi a ritirare la vostra offerta su Alitalia?
Sì, certo. Penso che ancora oggi la nostra offerta avesse il concept migliore. Noi non dobbiamo proteggere i nostri hub come nel caso di Lufthansa con Francoforte o di Air France con Parigi. Noi siamo una compagnia europea con l’obiettivo di continuare a crescere. Con i commissari ci siamo incontrati più volte, sono molto professionali e competenti, stanno facendo un ottimo lavoro. Il nostro piano prevedeva di fare crescere Roma e Milano come scali per le destinazioni a lungo raggio dove il business sta crescendo. Perché è chiaro che sul corto e medio raggio sarà difficile competere con noi: che sia Lufthansa o chiunque altro.
Il vostro piano prevede un aumento del costo del lavoro. Che impatto avrà sui risultati finanziari?
Come è già stato detto abbiamo confermato la guidance finanziaria per l’anno in corso con gli utili in crescita dell’11% nel primo semestre. Guardi, attualmente il costo del lavoro pesa circa 5 euro sul singolo biglietto e con gli adeguamenti salariali previsti salirà a 6 euro, portando il costo medio di tutte le voci dagli attuali 27 euro per ciascun biglietto a 28 euro, l’incidenza più bassa tra i nostri competitor low cost. Al momento stiamo trattando con l’associazione dei piloti, abbiamo offerto incrementi salariali e per questo abbiamo stanziato 45 milioni di euro quest’anno e 100 milioni il prossimo anno. Inoltre, i nostri piloti hanno la possibilità di ottenere il brevetto in breve tempo, una procedura che con altre compagnie è impossibile. Stiamo assumendo per far fronte alla crescita della flotta che, entro il 2024, passerà da 430 a 585 aeromobili. Quello che è successo, lo abbiamo ammesso pubblicamente, è stato un nostro errore, ma abbiamo adottato tutte le soluzioni per risolvere il problema. Ci vorranno ancora alcuni mesi, l’operazione avrà un costo, ma siamo in grado di sostenerlo.
Le cancellazioni continueranno nei prossimi mesi?
Ci vorrà ancora qualche mese per tornare alla normalità dopo le 2mila cancellazioni finora operate. Il nostro piano ha stanziato 25 milioni di euro per i passeggeri coinvolti (circa 300mila, ndr) che nel 98% dei casi sono stati rimborsati con un voucher ciascuno di 40 euro. E a proposito di cancellazioni vorrei ricordare i casi di Lufthansa e Air France che a causa degli scioperi dei loro piloti hanno dovuto cancellare migliaia di voli. L’ultimo caso è quello di Air Berlin con i piloti che hanno incrociato le braccia cancellando da un giorno all’altro centinaia di voli.
A che punto sono le trattative con gli altri vettori per i voli in connessione? Per ora collaboriamo con Air Europa sui collegamenti da Madrid, stiamo discutendo con Air Lingus, mentre con Norwegian Airlines le trattative si sono interrotte. I voli in connessione con altre compagnie hanno ancora troppi problemi tecnici da risolvere, mentre stanno dando ottimi risultati quelli introdotti sui voli Ryanair da Bergamo e da Roma Fiumicino.
Quali sono i vostri piani per l’Italia?
Nel 2018 prevediamo di crescere dell’8% in termini di passeggeri, con 7 nuove rotte e un nuovo aereo da Bergamo Orio al Serio, 6 nuove rotte da Milano Malpensa portando la programmazione estiva del 2018 a 86 rotte da Bergamo e a 15 da Milano Malpensa per un totale di 12,75 milioni di passeggeri. Non possiamo che accogliere con favore la decisione del Governo Italiano di respingere la proposta di aumentare la tassa d'imbarco e, come risultato, abbiamo introdotto 3 nuove rotte da Rimini e 2 da Pescara.
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