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3/4 Analisti divisi sul rischio bolla

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    Bitcoin mania, i rischi e cosa sapere per non scottarsi

    3/4 Analisti divisi sul rischio bolla

    L’investitore deve essere consapevole sul tipo di mercato che affronta. La volatilità è molto elevata con violente escursioni dei prezzi durante la giornata. Si tratta di una filosofia peer-to-peer ma ci sono anche rischi di interventi governativi (già verificatisi in Asia, ad esempio) che potrebbero ostacolare il cammino delle criptovalute. Il dibattito bolla o non bolla si alimenta e i pareri sono molto discordanti anche perché l’industria finanziaria ha difficoltà a valutare uno strumento atipico.

    Chi contesta la bolla fa leva sulla limitatezza dei bitcoin emessi a fronte delle valute tradizionali stampate dalle banche centrali. «Il numero di bitcoin che verranno emessi è limitato - continua Venturini - al massimo se ne potranno emettere 21 milioni e quasi 17 milioni sono stati già creati. Ad oggi, ogni 10 minuti vengono coniati 12,5 bitcoin. Ogni 4 anni il numero di bitcoin che vengono coniati ogni 10 minuti si dimezza. Mentre le monete tradizionali possono essere stampate a oltranza, per il bitcoin c’è un limite e quindi in futuro peserà sempre di più questo effetto scarsità». Anche se il tema è controverso, siamo quantomeno in una fase di mania, ovvero molti acquistano strumenti di cui sanno poco semplicemente cavalcando una moda.

    Anche la comunità finanziaria non è concorde. Ubs Wm esprime dubbi sul fatto che le criptovalute possano diventare largamente utilizzate e parla apertamente di valutazioni da bolla speculativa. Molto diverso il parere di Arnaud Masset, analista di Swissquote, secondo il quale il «prezzo del Bitcoin è destinato ancora a salire per diverse ragioni»

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