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Creval: assemblea approva aumento di capitale da 700 milioni

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Creval: assemblea approva aumento di capitale da 700 milioni

L'assemblea straordinaria degli azionisti del Credito Valtellinese ha attribuito a larga maggioranza la delega al cda per l'aumento di capitale da 700 milioni. Ha votato a favore il 95,77% del capitale presente, contrario il 3,92%, astenuto lo 0,3%. Per ottenere il via libera era necessario l'ok di almeno due terzi del capitale presente. Ha partecipato al voto il 31,85% del capitale della banca. Presenti 8.749 titolari di diritto di voto (611 in proprio e 8.138 per delega). L'assemblea dovrà ora approvare il raggruppamento delle azioni nel rapporto di dieci a una.
L'assemblea straordinaria del Credito Valtellinese, dopo l'aumento di capitale da 700 milioni, ha approvato anche il raggruppamento delle azioni nel rapporto di un nuovo titolo ogni 10 posseduti. Ha votato a favore il 98,55% delle azioni presenti, contrario l'1,15%, astenuto lo 0,27%. I lavori assembleari si sono così conclusi dopo circa quattro ore e mezza.

Incertezza sulle regole
In assemblea, il presidente di Creval, Miro Fiordi, aveva così risposto alle domande degli azionisti, che chiedevano se l'aumento di capitale da 700 milioni del Credito Valtellinese sarebbe stato risolutivo: «Io mi sento di rispondere assolutamente di sì in base alle regole di Vigilanza che conosciamo oggi. Ragionando per assurdo - ha notato Fiordi - se domani a Francoforte dovessero decidere che gli Npl devono andare a zero, tutte le banche dovrebbero rifare i conti». «Noi dobbiamo fare i conti con regole che cambiano di tre mesi in tre mesi», ha notato ancora il presidente, ricordando il «lavoro straordinario» fatto in Abi per «contestare» l'approccio sugli Npl delle nuove regole proposte dall'addendum Bce. «Adesso tra un mese, due mesi, scopriremo quali saranno le nuove regole», ha concluso. 

Fiordi: vogliamo chiudere l’aumento prima delle elezioni
Le prossime elezioni politiche sono «un elemento che abbiamo valutato nella definizione della tempistica» dell'aumento di capitale, ha aggiunto Fiordi. I soci sono stati convocati sotto Natale «proprio per cercare di centrare l'obiettivo di chiudere l'operazione prima delle elezioni». Il CreVal si prepara a riaprire il discorso aggregazioni dopo l'estate 2018, ha precisato, ma attende di vedere i piani di smaltimento degli Npl che saranno messi a punto anche dalle altre banche.

Già chiuse 84 filiali da inizio anno
Il Creval annuncia che «proseguono le azioni per la riduzione dei costi in linea con gli obiettivi definiti nel piano industriale in tema di razionalizzazione della rete commerciale e di aumento dell'efficienza operativa, in particolare con la chiusura di una terza tranche di 27 filiali a novembre 2017 (sono 84 da inizio anno)». Inoltre, ci sarà la trasformazione di 12 filiali in “mini sportelli” con parte dell'operatività concentrata sulle filiali strutturate. In data 1 dicembre, inoltre, «si è attivata la seconda finestra prevista dall'accordo relativo al fondo esuberi siglato con le organizzazioni sindacali lo scorso 21 dicembre 2016. Hanno pertanto cessato il rapporto di lavoro ulteriori 73 dipendenti, per un totale di 230 nel contesto del fondo esuberi 2016, portando il numero di dipendenti a 3.896 a inizio dicembre».

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