Finanza & Mercati

UniCredit entra nella Fondazione Del Vecchio

  • Abbonati
  • Accedi
In primo piano

UniCredit entra nella Fondazione Del Vecchio

  • –Marigia Mangano

Si chiama Delfin H, per ora è una società a responsabilità limitata, ma i piani sono diversi: in futuro diventerà la Fondazione di Leonardo Del Vecchio, titolare a vita di una quota del 5% degli utili della cassaforte del gruppo Luxottica, e custodirà la quota del 18,4% del capitale dell’Istituto europeo di oncologia, lo Ieo. Per centrare l’obiettivo, però, Delfin ha trovato alleati importanti, e cioè due storici soci dello Ieo: Rcs e UniCredit, azionisti rispettivamente con il 5,4% e il 13,4% del gruppo ospedaliero. Con una differenza però: se il gruppo editoriale ha ceduto il pacchetto azionario a Del Vecchio, per la banca di piazza Gae Aulenti l’operazione è stata strutturata in modo diverso. Perché UniCredit, secondo quanto emerge dai documenti relativi al conferimento della quota dell'Istituto europeo di oncologia, è diventata a tutti gli effetti un socio “importante” della Delfin H e, in prospettiva, della Fondazione. Insomma, uno scambio azionario nei fatti. A cui si somma la donazione, certo, ma limitata all’1%.

In particolare, secondo quanto ricostruito dal Sole24 Ore, l'ingresso di UniCredit nella Delfin H è avvenuto qualche giorno prima della assemblea dello Ieo che ha sancito da un lato il debutto di Del Vecchio nel consiglio di amministrazione dell’Istituto e dall’altro ha modificato lo statuto del gruppo ospedaliero, ponendo un tetto del 30% di possesso azionario per singolo socio e inserendo una clausola di prelazione. La Delfin H, controllata al cento per cento dalla lussemburghese Delfin, cassaforte del gruppo Luxottica, e amministrata da Francesco Milleri, nuovo capoazienda di Luxottica e manager fedelissimo al patron Leonardo Del Vecchio, ha deliberato un sostanzioso aumento di capitale. In pratica sono state emesse 33,4 mila azioni con un sovrapprezzo di 150 milioni versati cash dalla Delfin lussemburghese. Contestualmente sono state emesse altre 16,5 mila azioni sottoscritte da UniCredit, di cui 29,6 milioni a titolo di sovrapprezzo legate al conferimento, appunto, della quota del 12,4% dello Ieo. In questo modo, dunque, il capitale è stato praticamente raddoppiato, con Delfin H che può contare su un tesoretto di quasi 200 milioni. Ma soprattutto nel libro soci si è fatto spazio alla banca di piazza Gae Aulenti che è diventata azionista con il 16,5%. Una alleanza che si replica nel capitale di UniCredit, dove Delfin detiene una quota del 2% circa.

Il riassetto interno della Delfin H svela anche indirettamente il valore “aggiornato” dello Ieo. Perché dalla relazione di stima, redatta da Pwc, 16 pagine di numeri che fotografano i dati più recenti dell’istituto, la valutazione è di 245 milioni di euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA