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Tesla paga i ritardi della Model 3

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Tesla paga i ritardi della Model 3

  • –Mario Cianflone

Ancora guai per Tesla. La casa californiana specializzata in auto elettriche di lusso ha, infatti, rimandato al secondo semestre 2018 l’obiettivo di arrivare a produrre 5mila Model 3 alla settimana. Questo ulteriore ritardo penalizza Tesla in Borsa, vista l’ormai evidente sfiducia di numerosi investitori: intorno alle 19 italiane ieri il titolo perdeva oltre l’1%; nelle ultime settimane è già sceso dal picco di 350 a 317 dollari al Nasdaq proprio a causa dei problemi della Model 3, cioè la vettura media della gamma alla spina, che lungi dall’essere un’tilitaria, mira al cuore del segmento premium, quello presidiato dai tedeschi.

L’auto, per la quale Elon Musk ha preso nei mesi scorsi ordini per circa 500mila unità (con mille dollari di anticipo) continua ad avere problemi in avvio di produzione. Questa, a onor del vero, sta crescendo e la casa californiana conferma che per la fine di marzo sarà raggiunto comunque il target settimanale di 2.500 unità assemblate. Questo è un dato positivo, visto che nelle scorse settimane la cadenza produttiva era di circa 250 unità alla settimana. Evidentemente a Fremont hanno dato un bel colpo di reni per cercare di recuperare una situazione critica che conferma un dato chiave: costruire automobili in grandi volumi non è un gioco per startup. Forse Tesla ha bisogno di aiuto e l'ipotesi non è stata esclusa da Musk che ha dichiarato (in un incontro del 20 dicembre con Il Sole 24 Ore): «Non abbiamo bisogno di partner, ma se qualcuno si fa avanti non chiudiamo la porta»

Da considerare tuttavia che Tesla ha chiuso sul fonte della produzione un quarto trimestre 2017 record con 15.200 Model S, 13.120 Model X, ma, appunto, solo 1.550 Model 3 vendute per una totale di 29.870 vetture pari ad un aumento del 27% rispetto al quarto trimestre del 2016, il migliore trimestre di sempre del brand californiano. Inoltre la produzione a fine 2017 è stata di 101.312 unità pari al 33% in più rispetto al 2016.

Su Tesla, infine, pesa anche un mutato scenario competitivo e da leader per mancanza di concorrenti si trova sotto il fuoco dei costruttori premium e di quelli generalisti sempre più attivi sul fronte dell’elettrificazione dell’automobile.

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