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Atlantia-Abertis al primo verdetto

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Atlantia-Abertis al primo verdetto

  • –Marigia Mangano

L’appuntamento è fissato per domani, quando la Cnmv, salvo colpi di scena, sarà chiamata a esprimersi sulla autorizzazione concessa diversi mesi fa all’Opas di Atlantia su Abertis senza il via libera preventivo del governo. Quel sigillo, secondo il governo spagnolo, non doveva infatti essere concesso poiché la compagnia guidata da Giovanni Castellucci non aveva ancora sollecitato il via libera a procedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Energia.

Tuttavia questo passaggio appare oggi superato dai fatti: alla fine di dicembre Atlantia ha infatti deciso di presentare la richiesta formale al Governo. Il gruppo, pur continuando a ritenere che la domanda non fosse in alcun modo necessaria, ha deciso di muoversi in quella direzione per evitare che a Madrid si consumasse uno scontro istituzionale tra Cnmv e governo. A questo punto è assai probabile che la Cnmv prenderà atto della mossa italiana e darà la parola al governo centrale di Madrid che dovrà esprimersi sull’Opas di Atlantia. Si vedrà.

Fatto sta che, superato questo tassello, nel giro di un mese la Consob spagnola dovrà poi esprimersi formalmente sulla proposta annunciata dal gruppo Acs-Hochtief per rilevare Abertis. Non solo. Per l’avvio ufficiale delle due offerte concorrenti sarà necessario anche il via libera da parte dell’Antitrust Ue all’Opas di Hochtief. Una autorizzazione che, secondo gli addetti ai lavori, potrebbe essere concessa con qualche condizione. L’offerta pubblica di acquisto e di scambio annunciata dalla controllata tedesca di Acs, Hochtief, sul gruppo Abertis potrebbe infatti evidenziare alcune criticità sul fronte della concorrenza e, di riflesso, richiedere un approfondimento da parte dell’Antitrust Ue. Ciò non significa che l’Opas di Hochtief possa saltare, ma potrebbero essere richieste alcune condizioni al gruppo tedesco.

Secondo alcuni osservatori ci sarebbero almeno due elementi di riflessione. Il primo è che Acs-Hochtief ha mostrato negli ultimi anni un certo attivismo sul mercato delle concessioni autostradali. Con il rischio, dunque, che dopo la fusione con Abertis ci si trovi con un competitor in meno sul mercato in questione. La seconda criticità, probabilmente quella che potrebbe finire sotto la lente dell’Authority, è legata all’integrazione verticale nell’ambito della stessa filiera tra uno dei più importanti concessionari e uno dei più rilevanti costruttori a livello comunitario: il punto è capire gli effetti che tale operazione potrebbe avere su alcuni mercati, in particolare la Spagna e la Francia dove Abertis è molto presente. C’è il rischio, in pratica, che il gruppo autostradale spagnolo possa affidare dopo la fusione con Hochtief direttamente i lavori alla casa madre con un danno evidente alla concorrenza. Perché - si osserva - se in Francia è già previsto a livello legislativo l’obbligo di fare gare pubbliche per l’assegnazione dei lavori, in Spagna tale obbligo non c’è, quindi Abertis potrebbe liberamente scegliere il gruppo Acs-Hochtief per assegnare tali opere. Da qui l’impressione che il via libera dell’Antitrust possa essere condizionato ad alcuni rimedi o accorgimenti volti a limitare tale «libertà».

In attesa di vedere come andrà a finire, l’unica certezza è che la battaglia per il controllo del gruppo spagnolo, dopo mesi di attesa, è destinata ora a entrare nel vivo.

Oggi Atlantia offre 16,5 euro in contanti oppure 0,697 azioni speciali del gruppo italiano per ciascun titolo Abertis portato in adesione, fino a un massimo di 230 milioni di azioni (circa il 23% del capitale). Mentre Acs-Hochtief propone 18,76 euro in contanti o 0,1281 titoli Hochtief di nuova emissione per ogni azione Abertis. Quest’ultima opzione è prevista fino a un massimo di 193,5 milioni di titoli del gruppo delle autostrade spagnole ed è peraltro vincolante, ossia perché la proposta sia efficace almeno il 20% del capitale deve accettare di concambiare le proprie azioni.

Una volta incassato l’ok delle Autorità alla nuova offerta della controllata tedesca di Acs su Abertis ci sarà infatti un nuovo periodo di 30 giorni di calendario per le adesioni. Ed entro gli ultimi cinque giorni per l’adesione, infine, gli offerenti potranno presentare un’offerta definitiva in busta chiusa.

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