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6/10 Top ten fondi sovrani /Al 5° posto il fondo sovrano arabo Sama

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    Investimenti

    Ecco quali sono i primi dieci fondi sovrani nel mondo

    I fondi sovrani hanno in gestione asset per 7,4 mila miliardi di dollari, secondo i dati del Sovereign Wealth Fund Institute (Swfi), quasi il doppio dei 3,4 trilioni di dollari di dieci anni fa. Rientrano tra i fondi sovrani i veicoli di investimento delle principali potenze economiche, come i fondi pensione pubblici, e quelli dei paesi produttori di materie prime. I fondi investono in azioni, bond, real estate, metalli preziosi, materie prime. E hanno l'obiettivo di massimizzare il rendimento a lungo termine dei loro investimenti. Per questo motivo sono considerati una bussola per orientarsi nel mare aperto dei mercati. Ci sono fondi sovrani “oil & gas”, legati come dice il termine ai paesi produttori di greggio, i più ricchi come Norvegia, Arabia Saudita, Kuwait, che hanno 4,2 mila miliardi di dollari in portafoglio. E poi ci sono i fondi non legati alle commodity, che gestiscono asset per 3,2 mila miliardi di dollari. Il fondo cinese Cif è un buon esempio di un fondo sovrano non commodity con 813 milioni di dollari in portafoglio. Ecco i primi dieci fondi sovrani nel mondo, in termini di valore per asset gestiti.

    6/10 Top ten fondi sovrani /Al 5° posto il fondo sovrano arabo Sama

    Il fondo sovrano della banca centrale saudita, cioè il Saudi Arabian Monetary Authority (Sama), per anni ha ricevuto i proventi della vendita del petrolio arabo. Gran parte del suo patrimonio deriva dal greggio di cui l'Arabia Saudita è il primo paese esportatore al mondo. Oltre ai petrodollari gestisce anche gli asset di alcuni fondi pensionistici pubblici. Non è l'unico fondo sovrano dei sauditi. Il secondo è il Pubblic Investment Fund, più noto come Pif, al momento all'undicesimo posto nella classifica dei fondi sovrani ma destinato a risalire le posizioni grazie al fatto che il principe Mohammed bin Salman, detto Mbs, erede al trono di fatto plenipotenziario, ha deciso di spostare la gestione dei proventi di Saudi Aramco, società statale petrolifera, da Sama a Pif. Quest'ultimo fondo sovrano difatti è quello prescelto per la diversificazione degli investimenti dei sauditi dal petrolio, come disegnato dal piano Vision 2030. Un processo già iniziato lo scorso anno con i 50 miliardi investiti da Pif sul fondo tech giapponese Softbank e con i venti miliardi di dollari investiti nel fondo infrastrutturale Usa gestito da Blackstone.

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