6/10 Top ten fondi sovrani /Al 5° posto il fondo sovrano arabo Sama
Il fondo sovrano della banca centrale saudita, cioè il Saudi Arabian Monetary Authority (Sama), per anni ha ricevuto i proventi della vendita del petrolio arabo. Gran parte del suo patrimonio deriva dal greggio di cui l'Arabia Saudita è il primo paese esportatore al mondo. Oltre ai petrodollari gestisce anche gli asset di alcuni fondi pensionistici pubblici. Non è l'unico fondo sovrano dei sauditi. Il secondo è il Pubblic Investment Fund, più noto come Pif, al momento all'undicesimo posto nella classifica dei fondi sovrani ma destinato a risalire le posizioni grazie al fatto che il principe Mohammed bin Salman, detto Mbs, erede al trono di fatto plenipotenziario, ha deciso di spostare la gestione dei proventi di Saudi Aramco, società statale petrolifera, da Sama a Pif. Quest'ultimo fondo sovrano difatti è quello prescelto per la diversificazione degli investimenti dei sauditi dal petrolio, come disegnato dal piano Vision 2030. Un processo già iniziato lo scorso anno con i 50 miliardi investiti da Pif sul fondo tech giapponese Softbank e con i venti miliardi di dollari investiti nel fondo infrastrutturale Usa gestito da Blackstone.
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