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Tim: ok al progetto separazione rete, discussione nel cda del 6 marzo

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Incontro tra l’ad Genish e Calenda

Tim: ok al progetto separazione rete, discussione nel cda del 6 marzo

Amos Genish, amministratore delegato di Tim (ANSA/CLAUDIO PERI)
Amos Genish, amministratore delegato di Tim (ANSA/CLAUDIO PERI)

Una società legalmente separata, «controllata al 100% da Tim» e con un «alto livello di governance». Confermando le indiscrezioni apparse sulla stampa negli ultimi giorni, l’amministratore delegato di Telecom Italia, Amos Genish ha presentato oggi al ministro Carlo Calenda il progetto sulla «separazione legale» volontaria della rete fissa del gruppo. Un progetto che, una volta ottenuto il disco verde di Governo e Autorità, potrebbe approdare al board del 6 marzo per l’approvazione finale. «Il nostro progetto – ha detto Genish – è portare la proposta al cda del 6 marzo» chiamato ad approvare i conti e il nuovo piano industriale. Al termine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico, l’ipotesi ha già incassato il placet di Calenda: «Il nostro feedback – ha detto il ministro parlando con i giornalisti al termine del confronto – è stato molto positivo».

Entità legalmente separata, prematuro parlare di Ipo
Lasciando la sede del ministero dello Sviluppo economico, il numero uno di Telecom Italia, che era accompagnato dal capo delle relazioni istituzionali, Francesco Russo e dal capo della strategy, Mario Di Mauro, ha spiegato ai giornalisti il progetto che è stato presentato al Ministero, frutto del tavolo avviato su iniziativa dell’azienda con governo e autorità il 21 dicembre scorso. «Abbiamo presentato - ha chiarito Genish - un'ipotesi di evoluzione volontaria del modello di separazione delle rete, risultato dell'importante lavoro di collaborazione avviato con l'Agcom. Si tratta di una proposta che porterebbe alla creazione di un'entità legale separata controllata al 100% da Tim, con un alto livello di corporate governance». Al momento nel progetto, secondo quanto si apprende, non è prevista la quotazione della nuova società. Un’ipotesi ancora lontana, visto che il processo di realizzazione della separazione della rete potrebbe durare un anno. Come ha chiarito lo stesso Calenda, che in passato aveva caldeggiato la quotazione della società della rete, rispetto a un eventuale sbarco a Piazza Affari, «siamo ancora un pezzo indietro». L’ipotesi di separazione della rete era stata già presentata da Genish all’Agcom il 29 gennaio scorso. A livello regolamentare si tratta del massimo livello di «legal separation» previsto, il grado 7 di separazione, dopo il quale c’è solo l’ipotesi di quotazione in Borsa della nuova entità.

Per Calenda piano «epocale», nel board persona gradita al governo

Pur precisando che si aprirà ora un percorso di analisi da parte del governo e delle autorità sul progetto presentato da Telecom, Calenda ha anticipato che la separazione della rete, come presentata dal gruppo, sarebbe «un dato epocale. Ringrazio Genish che ha fatto in poco tempo un lavoro molto buono e coraggioso» che ha «contribuito a rasserenare il clima con il Governo. Ovviamente c'è un lavoro da fare, ma per la prima volta dopo decenni c'e' una proposta sulla societarizzazione che rappresenta un importantissimo passaggio verso la possibilità di avere una rete sempre più aperta e sicura».

Calenda ha poi precisato che «quello che era importante per il Governo era di poter discutere di una società Netco, che ha dentro la rete, che è separata dai servizi, con una valenza sociale diversa». Riguardo ai tempi di realizzazione del progetto, il ministro ha chiarito che «a valle del board, se, come fortemente auspico, il progetto sarà approvato, si inizierà a lavorare». Si tratta di «un'operazione molto significativa in termini di numeri: va fatta presto, con tutte le cautele e attenzioni, ma bene». Sul tema della governance e sull’ipotesi che nel board della società separata ci sia una persona di gradimento dell'esecutivo, Calenda ha precisato che « già la normativa sul golden power prevede una persona di gradimento nel board di Tim, così sarà nella nascente società della rete». Nel corso dell'incontro non si è invece parlato del ricorso di Tim al Capo dello Stato dopo l’esercizio da parte del governo del golden power: «Sul ricorso - ha chiarito Calenda - non abbiamo neanche fatto un cenno».

La reazione in Borsa

Dopo un avvio di seduta bene impostato, Telecom Italia ha subito accelerato il passo dopo l’incontro tra Genish e Calenda. A Piazza Affari il titolo è salito del 2,2% a 0,695 euro per azione, dopo avere chiuso ieri a 0,689 euro e poco sotto il massimo di giornata a 0,7 euro. Al momento il titolo Telecom è in rialzo del 2,62% a 0, 698 euro.

Lunedì Genish incontra i sindacati

L’ipotesi di separazione legale della rete ha già suscitato dubbi e perplessità dei sindacati che lunedì, secondo quanto apprende Radiocor Plus, hanno ottenuto un incontro con l’ad Amos Genish. Oggi e domani, intanto, i rappresentati dei lavoratori sono impegnati nel confronto con l’azienda sul piano di tagli dell’occupazione presentato loro da Telecom Italia che prevede uscite volontarie fino a 6.500 persone, riqualificazione di circa 3.500 dipendenti e solidarietà espansiva in vista di circa 2000 assunzioni.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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