Bmw potrebbe bruciare sul tempo le altre case automobilistiche nella corsa al litio e al cobalto, metalli necessari per le batterie dei veicoli elettrici, firmando accordi che la metterebbero al sicuro per i prossimi 5-10 anni.
Ad annunciare una svolta imminente sono stati dirigenti della società tedesca. «I contratti sono pronti», ha dichiarato Markus Duesmann, responsabile acquisti di Bmw al Frankfurter Allgemeine Zeitung. «L’obiettivo è di assicurarsi le forniture al livello delle miniere».
Un portavoce della casa autombilistica ha in seguito precisato al Financial Times che l’orizzonte temporale è di «almeno cinque anni, meglio ancora dieci» e che le quantità nel caso del cobalto saranno «decisamente inferiori» alle 100mila tonnellate ipotizzate dalla stampa tedesca, che sarebbero in effetti un’enormità, pari all’incirca all’intera produzione annua del metallo, estratto principalmente nella Repubblica democratica del Congo.
Bmw non ha voluto per ora rivelare i nomi delle società coinvolte, ma sui media australiani circola l’indiscrezione che Galaxy Lithium, quotata a Sydney, sarebbe sul punto di siglare un accordo relativo alla produzione di litio di Sal de Vida, in Argentina.
Anche Volkswagen sta cercando da tempo di assicurarsi forniture di metalli da batteria, ma non è ancora riuscita nel suo obiettivo.
L’urgenza delle case automobilistiche e il timore che l’offerta si riveli presto insufficiente ha fatto triplicare in due anni i prezzi di litio e cobalto. Quest’ultimo ha da poco aggiornato il record dal 2009 al Lme, a quota 81.500 dollari per tonnellata.
© Riproduzione riservata