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Cellnex, in Italia accordo con Iliad

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Cellnex, in Italia accordo con Iliad

  • –Andrea Biondi

Accordo quadro fra Cellnex e Iliad per mettere a disposizione del gruppo francese di telefonia che fa riferimento a Xavier Niel le oltre 7.700 torri che il gruppo spagnolo ha nella Penisola. Non si sa ancora quando Iliad sbarcherà in Italia, ma intanto l’intesa c’è fra la telco e l’operatore di infrastutture di tlc wireless.

A parlarne ieri è stato il presidente e ceo di Cellnex Tobias Martinez parlando con Radiocor Plus a margine della presentazione dei conti 2017 ieri a Barcellona. Un anno, l’ultimo, che per la società proprietaria di torri di trasmissione e controllata al 34% da Abertis, si è concluso con un utile di 33 milioni – in calo rispetto ai 40 milioni dell’esercizio precedente, dopo maggiori ammortamenti e costi finanziari – ma con ricavi attestati a 792 milioni (da 707).

Gli investimenti in acquisizioni nel 2017 hanno superato 1,2 miliardi. Guardando ai mercati di riferimento, il 42% dei ricavi (35% nel 2016) e il 43% dell’Ebitda (33% nel 2016) è generato fuori dal mercato spagnolo.

Con 244 milioni di ricavi (31% sul totale) l’Italia è il secondo mercato più importante per una Cellnex dotata di un portafoglio totale di 21.017 siti (7.766 in Italia, 8.030 in Spagna e 5.211 nei Paesi Bassi, Francia e Uk) cui vanno aggiunti 1.348 nodi.

E l’Italia, stando alle parole di Tobias Martines – che oltre alla carica di ceo da ieri ricopre anche quella di presidente in sostituzione di Francisco Reynes, passato a Gas Natural – non è un capitolo chiuso in tema acquisizioni. «Se spunta un’opportunità in Italia, io sono contento», ha detto Martinez. Il tutto però precisando che «In Italia non stiamo studiando nulla. Questo però non vuol dire: l’Italia è un Paese molto dinamico e magari all’improvviso può sorgere un’opportunità. Stiamo sempre in contatto con il mercato».

Che del resto in Italia è in questo momento “mosso” dalla vendita di Persidera. In questo quadro non è però il broadcasting ad attrarre la società spagnola, quanto piuttosto l’ambito tlc. Il pensiero va in questo senso a Inwit, considerando anche il gruppo spagnolo si era fatto avanti con Telecom presentando un’offerta, declinata dopo che la telco italiana ha deciso di sospendere la vendita della controllata. «Non ci sono novità rispetto a Inwit, che io sappia» dice Martinez. Dall’altra parte il presidente e ceo ha negato che ci siano stati contatti nei mesi scorsi con American Tower, che voci davano per interessata al gruppo spagnolo.

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