Nuova ispezione della Guardia di finanza negli uffici di Telecom Italia, questa volta su disposizione dell'autorità Antitrust presieduta da Giovanni Pitruzzella. La “visita” non riguarda la bolletta a 28 giorni, ma è mirata all'incumbent delle tlc e riguarda in particolare la rete d'accesso. Nel provvedimento dell'Autorità per la tutela della concorrenza, firmato dal presidente e dal segretario generale Roberto Chieppa, si legge che il procedimento già aperto a fine giugno sul progetto Cassiopea (il piano di investimenti in fibra nelle aree a fallimento di mercato deciso dall'ex ad Flavio Cattaneo, ma ora sospeso) è stato esteso alle «ulteriori condotte concernenti la strategia dei prezzi wholesale di Tim sul mercato dei servizi di accesso all'ingrosso a banda larga e ultralarga e l'utilizzo delle informazioni privilegiate riguardanti la clientela degli operatori alternativi a Tim sul mercato dei servizi di telecomunicazione al dettaglio a banda larga e ultralarga».
In un comunicato, l'Antitrust ha spiegato che sembrano «emergere ulteriori comportamenti anticoncorrenziali» e che gli accertamenti riguardano l'ipotesi di abuso di posizione dominante, anche «in realzione alla possibile strategia abusiva volta a ostacolare l'ingresso del nuovo concorrente infrastrutturale» nei servizi di banda ultralarga, cioè Open Fiber, la joint Enel-Cdp, che sta costruendo una rete in fibra con la formula Ftth (Fiber to the home, fibra fino all'utente finale).
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