«Un portafoglio più orientato alle obbligazioni non è necessariamente meno rischioso di uno a prevalenza azionaria». Parola di Warren Buffett. Nella sua lettera agli investitori il famoso finanziere americano prova a smontare una credenza consolidata secondo cui le obbligazioni ad alto rating sono necessariamente più sicure di altre classi di investimento con le azioni. A suo parere si tratta di «terribile errore» per un investitore che ragiona in un’ottica di lungo termine.
Anche se nell’immediato le azioni possono essere viste come una forma di investimento più rischiosa, alla prova del tempo si rivelano una scelta migliore, secondo Warren Buffett. I numeri gli danno ragione. Basta guardare alla performance dell’indice S&P 500 della Borsa americana che ha guadagnato il 100% negli ultimi 10 anni, il 163% in 20 anni e addirittura il 950% rispetto ai livelli di 30 anni fa.
La lettera agli investitori è arrivata a corredo del bilancio annuale di Berkshire Hathaway, la holding che fa capo a al finanziere, che si è chiuso con numeri superiori alle attese. Il 2017 si è chiuso con utili netti pari a 44,9 miliardi di dollari. Circa l’87% in più rispetto al risultato del 2016. Di questi circa 29 miliardi sono effetto della riforma fiscale Usa approvata alla fine dello scorso anno. Quanto alle ricorrenti voci di una sua successione alla guida della società l’87enne finanziere ha dichiarato «di non essersi mai sentito meglio».
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