Ricavi e margine operativo lordo in crescita nel 2017 per Yoox Net-A-Porter Group, che punta a crescere a doppia cifre nell’anno in corso. Il gruppo guidato da Federico Marchetti ha archiviato lo scorso esercizio con un fatturato a 2,1 miliardi di euro, con una crescita organica del 16,9% rispetto al 2016 (+11,8% reported). Positiva l’evoluzione anche della redditività a livello di margine operativo lordo (Ebitda) adjusted, che si è attestato a 169,2 milioni di euro in crescita del 8,7% rispetto al 2016, mentre l’Ebitda margin adjusted è stato limato all’8,1% rispetto a 8,3% dell’anno precedente. In flessione l’ultima riga del bilancio: il risultato netto adjusted si è attestato a 51,2 milioni, rispetto a 69,3 milioni dell’anno precedente, con un margine del 2,4 per cento. «Tale performance è principalmente attribuibile ad un aumento significativo degli oneri finanziari netti, dovuti prevalentemente a perdite da cambio realizzate e non realizzate, oltre che ad una maggiore incidenza degli ammortamenti ordinari attribuibili a maggiori investimenti in conto capitale. Dopo 24,5 milioni di ammortamenti figurativi relativi al processo di Purchase Price Allocation (“PPA”) derivante dalla fusione, e dopo 9,9 milioni di costi figurativi relativi ai piani di incentivazione, entrambi al netto dei relativi effetti fiscali, il risultato netto si è attestato a 17,3 milioni nel 2017, rispetto a 33,9 milioni del 2016» spiega il gruppo in un comunicato.
«Siamo cresciuti in linea con il nostro piano strategico a cinque anni ed è proseguita la crescita dell’utile operativo lordo. Il risultato netto riflette poste straordinarie. La nostra integrazione procede a gonfie vele e stiamo rispettando i tempi. Nel 2017 in linea di massima tutti i mercati hanno performato molto bene così come le linee di business. Ha pagato la strategia di diversificazione di Ynap» ha spiegato Marchetti al Sole 24 Ore, sottolineando poi: «Per il 2018 ci aspettiamo una fortissima crescita del Medio Oriente, dove abbiamo una partnership con Mohamed Alabbar, uno degli imprenditori più attivi nella regione. Ci attendiamo grandi cose per quest’area geografica. Già nel 2017 abbiamo aperto un ufficio, un centro logistico e abbiamo un team locale nella regione. Il 2018 sarà l’anno in cui lanceremo The Outnet “localizzato”, vale a dire in lingua araba, con la possibilità di pagare con moneta araba e così via». Nel complesso il gruppo ha un outlook positivo per l’anno in corso: «L’outlook 2018 è in linea con il piano e siamo in pista anche a livello di sinergie. Per quest’anno ci aspettiamo una crescita dei ricavi complessivi a doppia cifra, tra il 17 e il 20 per cento» afferma il numero uno di Ynap, precisando anche sugli Usa primo mercato del gruppo: «Siamo molto ottimisti sugli Stati Uniti: a tassi costanti prevediamo di continuare a crescere a ritmi sostenuti. Lo scorso anno abbiamo aperto un piccolo ufficio a Los Angeles con un team di personal shopper oltre a quello di New York, per sviluppare le attività in California e sulla West Coast».
Diversi i progetti in corso che ricorda Marchetti: «Nel corso di quest’anno lanceremo Balmain.com che fa parte del gruppo Mayhoola. Il progetto è certamente frutto del buon lavoro che abbiamo fatto già con Valentino, altra griffe controllata dal gruppo arabo. Inoltre c’è il lancio di Ferrari.com, un marchio del lusso conosciuto a livello mondiale».
Il 2017 è stato anche l’anno del lancio di numerosi brand iconici della gioielleria e dell’orologeria su Net-A-Porter e Mr Porter, tra cui Cartier, Boucheron, Buccellati, Chopard, Jaeger-LeCoultre, Officine Panerai e TAG Heuer. E in questa direzione intende proseguire Ynap: «L’hard Luxury in termini di categoria merceologica è quella a più alto tasso di crescita e noi continueremo a sviluppare progetti in questo settore» conclude Marchetti.
Intanto da oggi riparte l’analisi della Consob per il via libera alla pubblciazione del documento di Offerta pubblica di acquisto di Ynap da parte del gruppo svizzero Richemont.
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