Finanza & Mercati

Banca Base, ecco i quattro scenari per i correntisti dal 14 marzo

  • Abbonati
  • Accedi
Istituto di credito catanese commissariato

Banca Base, ecco i quattro scenari per i correntisti dal 14 marzo

Sono quattro gli scenari che si potrebbero aprire mercoledì 14 marzo per i duemila correntisti di Banca Base (Banca sviluppo economico, istituto di credito catanese con due soli sportelli e 18 addetti) in amministrazione straordinaria dal 13 febbraio (si veda l’approfondimentio su «Plus24» in edicola sabato 10 marzo). Il più favorevole è quello dello sblocco “totale” dei conti correnti (fino ad adesso i correntisti hanno potuto prelevare soltanto 250 euro e vedersi restituiti i titoli di loro proprietà custoditi dalla banca), ma non è detto che la situazione non possa peggiorare.

Per venire incontro ai dubbi dei clienti di Banca Base (così come, per esempio, per i creditori delle due banche venete in Liquidazione coatta amministrativa) è sempre attivo l'indirizzo di posta elettronica filodirettoplus24@ilsole24ore.com al quale inviare richieste di chiarimenti.

Non solo. L’ex Cda di Banca Base fa sapere - tramite un comunicato stampa - che incontreranno azionisti, correntisti e depositanti alle 10 di sabato 10 marzo all’Hotel 4 Spa di Aci Castello (Catania): «Sentiamo il dovere - si legge nel comunicato stampa - di dire la nostra e fare chiarezza». Ma ecco i quattro possibili scenari di cui dicevamo prima.

Scenario 1: riapertura della normale operatività
È ovviamente lo scenario più auspicabile e, a pochi giorni dalla scadenza del 14 marzo, molti correntisti sperano sia anche quello più probabile (visti anche gli ultimi positivi provvedimenti di parziale sblocco dei conti correnti). Una riapertura della normale operatività sarebbe un segnale molto positivo. Infatti, dimostrerebbe che - fatti tutti gli accertamenti - i commissari hanno verificato che non ci sono problematiche tali da impedire la ripresa delle attività. È però probabile che, dopo questo mese di blocco, molti correntisti possano approfittare della ripresa dell'operatività per spostare i propri risparmi, innescando potenzialmente un circolo vizioso che potrebbe riportare la situazione di liquidità di Banca Base in una condizione critica. «Purtroppo – spiega Jacopo Ceccatelli, amministratore delegato di Marzotto Sim -, per quanto poco favorevole alla sopravvivenza della piccola banca, sarebbe difficile criticare i correntisti che corrano a spostare il proprio conto prima possibile».

Scenario 2: riapertura parziale dell'operatività
Per ovviare a una possibile “fuga” dei depositi, i commissari potrebbero disporre una riapertura parziale dell'operatività della banca, limitando per esempio le possibilità di prelievo. In questo caso per i correntisti non ci sarebbe altro da fare se non sfruttare al massimo le possibilità di prelievo consentite. È ovviamente importante seguire l'evoluzione della situazione, man mano che si susseguono i provvedimenti.

Scenario 3: estensione del provvedimento di blocco
Sarebbe ovviamente un segnale assai preoccupante, in quanto confermerebbe la situazione di criticità della banca. In questo caso i correntisti non potrebbero fare molto, anche perché il blocco non è un provvedimento tale da consentire l'attivazione del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd, il fondo che rimborsa i correntisti fino a un massimo di 100mila euro). Non ci sarebbe quindi molto altro da fare se non attendere gli eventi.

Scenario 4: messa in liquidazione
Da certi punti di vista sarebbe certamente lo scenario peggiore. Per i correntisti sotto i 100mila euro consentirebbe però di richiedere il risarcimento dei propri risparmi al Fitd: in poche settimane i piccoli risparmiatori rientrerebbero in possesso delle somme. «Per gli altri correntisti con importi maggiori – conclude Ceccatelli -, per la quota sopra i 100mila euro non ci sarebbero purtroppo altre soluzioni se non quella di insinuamento al passivo e di eventuali azioni legali contro gli amministratori. Entrambe le strade, oltre che essere lunghe e costose, non darebbero garanzie di vedersi restituire in toto i propri soldi».

marcello.frisone@ilsole24ore.com

© Riproduzione riservata