Finanza & Mercati

Riforma popolari, ora per Bari e Sondrio è corsa contro il tempo

  • Abbonati
  • Accedi
In primo piano

Riforma popolari, ora per Bari e Sondrio è corsa contro il tempo

La sentenza della Corte costituzionale riafferma la legittimità della riforma Renzi sulle banche popolari. E, così facendo, riapre la porta alla trasformazione in Spa delle ultime due banche che ancora mancavano all’appello, ovvero Banca Popolare di Sondrio e Banca Popolare di Bari. Che, a questo punto, dovranno correre per adeguarsi alle indicazioni della Corte, non appena saranno recepite dal Consiglio di Stato.

Per Sondrio e Bari si riparte infatti da dove ci si era fermati, ovvero da quel 27 dicembre 2016, data a partire dalla quale erano state congelate le assemblee di trasformazione previste entro la fine 2016. Stop che era arrivato per decisione del Consiglio di Stato, che aveva rimandato la decisione alla Consulta.

Situazioni ben diverse, quelle delle due banche. Bari concentrava le attenzioni in particolare sul tema del diritto di recesso. La banca è infatti alle prese con le richieste pressanti di diversi soci desiderosi di uscire dal capitale, ed è chiaro che un ok in tal senso avrebbe messo a repentaglio la solidità dell’istituto. Non a caso la banca ha accolto «con favore» la decisione della Consulta che «consente di programmare con serenità e consapevolezza il futuro percorso di allineamento» alle altre ex popolari. Realistico dunque che a breve si rimetta in moto l’intera macchina della trasformazione che, va detto, in questi mesi di attesa non si è mai spenta. Il passaggio alla Spa peraltro sarebbe funzionale all’ingresso di nuovi azionisti nel capitale, così da rafforzarlo.

Per Sondrio, invece, il tema di rilievo era quello della trasformazione in Spa “tout court”, che renderebbe la banca più contendibile. Se i fondi - Amber in testa - confidavano in questo scenario, minore è l’entusiasmo della banca, che vorrebbe mantenere il legame territoriale. Non a caso la banca ha lavorato in questi mesi a una soluzione di compromesso che prevedeva lo scorporo delle attività bancarie in una Spa e, a monte, il mantenimento di una holding a forma cooperativa così da garantire il radicamento della banca sul territorio. Lo schema holding era stato bocciato espressamente da Bankitalia. Ma, d’altra parte, aveva trovato il placet del Consiglio di Stato, sulla base del ricorso sollevato dal socio delle popolari Piero Lonardi, difeso dall’avvocato Maurizio Allegro Pontani. Sul tema la Corte non si è espressa in maniera formale, e dunque servirà attendere la sentenza definitiva del Consiglio di Stato. Certo è che il sentiero verso la holding per Sondrio è particolarmente stretto, anche perchè nel caso ci sarebbe da convincere la Bce.

© Riproduzione riservata