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Finanza da fantacalcio: il «kick-bond» debutta in Serie A

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più scommesse che obbligazioni

Finanza da fantacalcio: il «kick-bond» debutta in Serie A

Valter Birsa, al centro, in azione (Ansa)
Valter Birsa, al centro, in azione (Ansa)

La finanza non si ferma più e ”attacca” anche il fantacalcio. Difficile parlare in altri termini quando si analizzano i nuovi “kick-bond”, delle “obbligazioni” il cui prezzo e rendimento annuo è agganciato alle performance di una squadra e del suo giocatore simbolo. Può bastare un’ammonizione la domenica per far scendere il valore del titolo il lunedì. Così come un gol, o la cessione del calciatore con plusvalenza, ne farebbe salire il prezzo.

Sta di fatto che il Chievo Verona (attualmente quintultimo in Serie A) ha deciso di lanciare questa sorta di “mini-bond”, attraverso la neonata piattaforma Kickoffers che, in partnership con Deloitte, ha elaborato l’algoritmo utilizzato per quantificare la performance di squadra e giocatore (nel caso del Chievo dovrebbe essere Valter Birsa) cui saranno indicizzate le obbligazioni della squadre di calcio, ribattezzate “kick-bond”. Le sottoscrizioni — il cui taglio sarà compreso tra un minimo di 100 e un massimo di 5mila euro — si apriranno il 4 aprile. Il prodotto sarà quotato sulla piazza finanziaria maltese e avrà una durata di 3 anni. Il Chievo punta a raccogliere 3 milioni di euro. In base alle proiezioni, il “kick-bond” del Chievo, che sarà emesso alla pari, «dovrebbe offrire un rendimento medio (non garantito, ndr) tra il 7 e l’8%» spiega Filippo Sciorilli Borrelli, fondatore ceo di Kickoffers.

«I proventi dell’emissione del Chievo, la prima del genere in Italia, saranno destinati allo sviluppo del vivaio e al lancio di iniziative di fidelizzazione dei tifosi» sottolinea il presidente del club veronese Luca Campedelli.In ogni caso la squadra scaligera non è la prima lanciarsi in questo settore. Il Frosinone Calcio, squadra che milita in Serie B, ha recentemente perfezionato l’emissione di un mini-bond da 1,5 milioni di euro, tramite la piattaforma Tifosy, i cui proventi saranno destinati al riammodernamento dello stadio.

Occhio però, non chiamiamoli bond. Si tratta di prodotti che al momento sono più assimilabili ai concetti di “fantafinanza” e “scommesse” che non a una logica di investimento tradizionale.

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