Andamento titoli
Vedi altroRimbalzo di Tenaris in Borsa dopo il -6% accusato la scorsa settimana dal gruppo di tubi per l'industria dell'oil&gas. Il tonfo era stato innescato dalla decisione degli Stati Uniti di esentare anche la Corea del Sud, principale Paese di importazione di tubi senza saldatura negli Usa, dalle sanzioni commerciali allo studio: la scelta era stata vista come fortemente penalizzante per Tenaris che produce direttamente negli Stati Uniti e che ha nei gruppi coreani i principali competitor. Questa mattina il ministero del Commercio di Seul, secondo quanto riportano le agenzie internazionali, ha annunciato però una intesa Washington-Seul che coinvolge sia gli scambi di acciaio tra i due Paesi sia quelli di automobili: Seul ridurrà le esportazioni di acciaio verso gli Stati Uniti ma non verrà intaccata dai dazi sull'acciaio mentre raddoppierà la quota di auto costruite negli Usa ammesse all'ingresso in Corea (da 25mila a 50mila annui) anche se conformi alle norme di sicurezza Usa e non coreane. Per quanto riguarda l'acciaio, la quota stabilita è di 2,68 milioni di tonnellate annue, pari al 70% della media annua attuale.
«Da verificare - sottolineano gli analisti di Equita in chiave Tenaris - se l`accordo verrà applicato anche ai tubi OCTG, tuttavia se la notizia fosse confermata potrebbe comportare una riduzione dell`import da parte dei player coreani di oltre il 50%». Resta da capire cosa deciderà invece l'amministrazione Usa sui casi di dumping relativi ai gruppi coreani sull'importazione di tubi.
Intanto, venerdì il gruppo di servizi petroliferi Baker Hughes, ha comunicato che il numero delle trivelle petrolifere attive negli Stati Uniti è salito: i pozzi sono aumentati in 7 giorni di 4 unità a quota 804. La settimana scorsa il rialzo era stato identico. Rispetto allo scorso anno, c'è stato un incremento di 995 unità.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
© Riproduzione riservata