Il Milan resta, per ora, cinese. Mr Li sarebbe riuscito ad evitare la resa dei conti con Elliott e sembra vicino ad iniettare 10 milioni di euro nel Milan. Domani, sarebbe previsto un Cda del Milan per prendere atto di quanto avvenuto.
Il tutto capita a tre giorni lavorativi dalla data del 23 marzo, che era stata fissata nelle lettera spedita dal Milan alla lussemburghese Rossoneri Sport (anticipata proprio dal Sole 24 Ore) come dead line - non tassativa - ma indicata necessaria dal club per i pagamenti delle proprie spese.
In pratica i 10 milioni sarebbero stati quindi un anticipo rispetto a quanto Mr Li avrebbe invece dovuto versare il 4 aprile: scadenza fissata per l’esercizio del diritto d’opzione dell’aumento di capitale da 38 milioni circa, rispetto ai massimi 60 milioni previsti dalla delibera assembleare.
Infatti con l'aumento di capitale Milan verranno emesse 72.000.000 di nuove azioni del club rossonero. Rossoneri Sport Investment Luxembourg detiene attualmente 143.899.000 azioni del Milan, pari al 99,93% del capitale. Con l’esercizio del diritto di opzione dovrebbe sottoscrivere pertanto quasi 72 milioni di nuove azioni, versando entro il 4 aprile almeno 10,7 milioni su un importo complessivo a suo carico di circa di 38 milioni.
Elliott si era proposto per finanziare con un prestito ponte quanto necessario per Mr Li e questo sembrava l’esito più probabile. Ma l’uomo d’affari ha sorpreso tutti e ha preferito andare avanti da solo: un ulteriore impegno finanziario di Elliott avrebbe infatti di fatto commissariato il Milan.
Secondo i rumors l'uomo d'affari cinese sarebbe riuscito ad ottenere altri prestiti ad Hong Kong. Ora le scadenze previste richiedono ulteriori iniezioni di cassa, da aprile in poi, per venire incontro alla tranche di aumento da 38 milioni. Versati questi primi 10 milioni, il resto potrà essere programmato nei prossimi mesi a seconda delle richieste del club.
Dunque Mr Li per ora evita un ingresso più pesante in campo di Elliott che, in caso di inadempienza contrattuale sulle esigenze di cassa del Milan, avrebbe potuto chiamare per contratto l’escussione del pegno. Mr Li non era mai andato così vicino a questo esito per lui negativo, che per ora sembra scongiurato. A questo punto i riflettori tornano sul tentativo di rifinanziamento della società con la scadenza di ottobre che resta valida per rimborsare circa 370 milioni (capitale più interessi) ad Elliott. Domani intanto ci sarà il cda del Milan.
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