Andamento titoli
Vedi altroLe Borse europee (qui gli indici principali) chiudono poco mosse una seduta contrastata, in cui le vendite sul settore tecnologico e sul lusso hanno frenato i listini. A Piazza Affari, il FTSE MIB ha terminato la giornata a +0,14%. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, StMicroelectronics ha perso il 3,36% risentendo con tutto il comparto del taglio delle stime annunciato dal colosso asiatico Taiwan Semiconductor. Ha guadagnato terreno invece Telecom Italia (+1,48%): il mercato ha apprezzato le parole dell'a.d. Amos Genish e attende novità nella battaglia tra gli azionisti Vivendi e Elliott. Bene anche Leonardo - Finmeccanica (+1,54%), mentre Generali è salita dello 0,91% all'indomani della vendita delle attività in Belgio.
In generale, la giornata è stata scandita dall'attesa per le trimestrali Usa, mentre le tensioni geopolitiche e quelle commerciali sono passate sulle sfondo. Sul fronte macroeconomico, negli Stati Uniti nella settimana conclusa il 21 aprile il numero di lavoratori che per la prima volta hanno fatto richiesta per ricevere sussidi di disoccupazione è sceso di mille unità a 232mila. Si tratta di una flessione inferiore alle previsioni degli analisti, ma che comunque conferma il totale sotto quota 300mila per la 162esima settimana di fila. Si tratta della serie temporale più lunga di sempre. Nel mese di aprile, inoltre, le condizioni del settore manifatturiero nell'area di Philadelphia sono migliorate più del previsto: l'indice di riferimento calcolato dalla locale Federal Reserve è salito a 23,3 punti dai 22,3 di febbraio e contro attese per una discesa a 20,1 punti.
Media e industriali in luce in Europa
Tornando ai listini europei, Publicis ha chiuso in forte rialzo a Parigi dopo la trimestrale migliore delle attese, influenzando positivamente il settore media in Europa (segui qui l'andamento dei comparti). Vanno bene anche i titoli del comparto industriale. A Zurigo corre Abb dopo i conti dei primi tre mesi dell'anno. Sull'azionario milanese, si riaccende l'interesse su Telecom Italia mentre si fanno più accesi i toni nel botta e risposta tra Vivendi (oggi in assemblea a Parigi) ed Elliott, in vista dell'assemblea del 24 aprile e del 4 maggio poi. Nel dibattito interviene, con un'intervista al Sole 24 ore apprezzata dal mercato, anche il ceo Amos Genish. Il manager, in un'intervista al Sole 24 Ore, chiede il pieno supporto del board al piano industriale e spera che il conflitto tra i soci si risolva. Dal canto suo, Elliot stamattina ha risposto alle ultime dichiarazioni di Vivendi criticandone fortemente la gestione della società di tlc. Tra le altre cose, Elliott accusa i francesi di aver fallito «anche nel caso Mediaset». Bene i petroliferi che beneficiano della corsa del greggio con Tenaris ben intonata, Eni in positivo e Saipem in rialzo. Ancora acquisti su Leonardo - Finmeccanica.In rialzo Generali nel giorno dell'assemblea e dopo la cessione delle attività in Belgio per 540 milioni di euro. In coda al listinoItalgas nel giorno dell'assemblea degli azionisti: l'a.d. Paolo Gallo ha detto che per Italgas il 2017 «è stato un anno importante e l'andamento del titolo in Borsa (+42% nel corso dell'anno) lo dimostra», cosa che spianerà la strada a ulteriori investimenti e a un 2018 sulla stessa linea. Fuori dal listino principale, crollo per Ovs all'indomani dei conti un po' più deboli delle attese che hanno deluso soprattutto per la mancata distribuzione del dividendo.
Euro in calo sotto 1,24 dollari, sale ancora il petrolio
Sul mercato dei cambi, l'euro perde terreno a 1,2351 dollari (1,2378 ieri in chiusura) e a 132,67 yen (132,82), mentre il rapporto dollaro/yen è a 107,41 (107,30). Ancora in rialzo il petrolio sui massimi dal 2014 alla vigilia dell’avvio della riunione del Joint Technical Committee dei paesi produttori di petrolio a Jeddah, in Arabia Saudita. Il vertice, a cui partecipano sia Paesi Opec che non-Opec, potrebbe porre le basi per nuovi target di produzione che estendano il taglio della produzione. Ogni raccomandazione sarà poi ratificata alla riunione di giugno. Il Wti consegna maggio sale dello 0,7% a 68,95 dollari al barile mentre il Brent consegna giugno avanza dell’1,08% a 74,27 dollari al barile.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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