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Beni Stabili: verso fusione con Foncière des Régions

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Beni Stabili: verso fusione con Foncière des Régions

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Matrimonio francese in vista per Beni Stabili. Foncière des Régions, azionista di maggioranza al 52,4%, ha presentato una proposta di fusione a Beni Stabili. L’operazione, che dovrebbe consludersi “entro la fine del corrente esercizio”, ipotizza un concambio di 8,5 azioni di Foncière ogni 1.000 di Beni Stabili, con un premio di circa +8% sulla parità implicita dei corsi medi di Borsa ponderati sui volumi di 3 mesi. Post fusione, la nuova realtà - secondo quanto si legge in una nota del gruppo italiano sospeso stamane dalle contrattazioni di Piazza Affari- prevede la quotazione oltre che sulla Borsa francese anche su quella italiana.

Fonciere des Regions intende proseguire le discussioni con Beni Stabili per definire i termini e le condizioni dell’eventuale fusione, subordinata in particolare all’approvazione da parte del comitato degli amministratori indipendenti del gruppo italiano, si legge nella nota. Il gruppo francese, in vista dell’operazione, adotterà una nuova denominazione entro l’estate e utilizzerà il suo nuovo brand nei vari Paesi in cui opera.

La prospettata fusione rappresenterebbe una tappa importante verso la semplificazione dell’organizzazione del gruppo e consentirebbe di aumentare il legame tra le sue diverse attività. Sulla base delle condizioni ipotizzate e considerando le sinergie già identificate, per circa 5 milioni di euro, la fusione comporterebbe un impatto lievemente positivo, nell’ordine del +1%, sull’utile Epra e sul Nav per azione del gruppo.

A seguito della fusione, nascerebbe un gruppo con una capitalizzazione di Borsa superiore ai 7 miliardi (700 milioni in più dell’attuale capitalizzazione di Foncière), mentre e il flottante sul mercato salirebbe di oltre 500 milioni di euro a circa 4 miliardi. Secondo le previsioni, con l’eventuale fusione, gli azionisti di Beni Stabili beneficerebbero di una esposizione diversificata ai principali mercati immobiliari europei, spiega la società. La liquidità di Borsa registrerebbe un netto miglioramento (con un flottante moltiplicato per più di sei volte) e crescerebbe anche il rendimento, con un dividendo del 16% superiore rispetto all'attuale cedola di Beni Stabili.

Nell’azionariato di Fonciere des Regions il maggiore azionista è Groupe Delfin con il 28,5%, holding a sua volta controllata da Leonardo Del Vecchio, e seguono Groupe Covea (8,5%), Assurances du Credit Mutuel (8,4%) e Credit Agricole (7,5%).

I numeri di Beni Stabili

Il gruppo italiano ha concluso l’esercizio 2017 con ricavi netti da locazione per 172,8 milioni di euro, in aumento del 5,3% rispetto ai 164,1 milioni realizzati nell'esercizio precedente. L’incremento è principalmente dovuto ai maggiori ricavi lordi di locazione e alla diminuzione del costo per i servizi di gestione tecnica e amministrativa degli immobili per effetto del consolidamento di Revalo, spiegava il gruppo in febbraio. In flessione, invece, il risultato operativo sceso da 203,7 milioni a 192,41 milioni di euro, per effetto dell’incremento delle svalutazioni di immobili. L’utile netto si è attestato a 85,63 milioni di euro, in calo dai 158,82 milioni dell’esercizio precedente, mentre l’utile per azione è stato di 0,03775 euro. Il risultato netto ricorrente è stato pari a 101,7 milioni di euro (0,0 45 euro per azione). La cedola riconosciuta agli azionisti è di 0,033 euro per azione, per un monte dividendi complessivo di 74,9 milioni. La cedola sarà staccata il 7 maggio e messa in pagamento il 9 maggio.

Nel primo trimestre del 2018 i ricavi lordi di locazione del gruppo sono risultati pari a 52 milioni, in aumento del 2,1% rispetto al pari periodo del 2017 (+1,1 milioni). Una dinamica riconducibile principalmente all'impatto dei nuovi contratti, riguardanti sia i progetti di sviluppo consegnati, sia il portafoglio stabilizzato per 0,7 milioni complessivi, mentre i restanti 0,4 milioni sono legati all’effetto positivo dell'indicizzazione all’inflazione. Nel trimestre il gruppo italiano ha siglato 5 nuovi contratti per 0,5 milioni di canoni annualizzati, 6 rinnovi per 1,2 milioni di canoni annualizzati e 2 contratti preliminari per 28 milioni di canoni annualizzati. Su base like for like, l’aumento degli affitti lordi riferito al portafoglio totale è dello 0,6%, percentuale che like for like degli uffici, esclusi quelli locati a Telecom, è pari all'1,8% (+2,2% considerando solo gli uffici a Milano). Per l’intero esercizio in corso Beni stabili stima di poter raggiungere un utile netto di 0,04 euro per azione.

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