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l'esito del cda

Tim, al via l'era Elliott con tandem Conti-Genish. Vivendi, vigileremo su piano

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Fulvio Conti è ufficialmente il nuovo presidente, senza deleghe, diTelecom Italia. Alla guida della società è stato confermato amministratore delegato il manager israeliano Amos Genish. Le deleghe sulla sicurezza sono andate invece a Stefano Grassi.
Il primo cda dell’era Elliott si è consumato così senza grossi colpi di scena. A tre giorni dall’assemblea che ha sancito il ribaltone all’interno del board di Telecom, portando in maggioranza gli amministratori indipendenti presentati dal fondo americano e in minoranza i consiglieri espressione del primo socio Vivendi, era presente l'intero consiglio composto da 15 membri, tra cui l'ex presidente esecutivo Arnaud de Puyfontaine.

Dieci, compreso Fulvio Conti, sono stati scelti da Elliott, cinque sono quelli in quota Vivendi. Con un comunicato che ha anticipato quello di Telecom, la media company francese si è detta soddisfatta della nomina di Genish, sottolineando ancora una volta che vigilerà all'esecuzione del suo piano industriale. Anche Asati ha «bruciato» il comunicato di Telecom facendo i complimenti al nuovo presidente Conti.

Ora con tutta probabilità il neopresidente Conti, già ad di Enel, si confronterà con il Governo italiano per quanto riguarda l’esercizio dei poteri speciali (la golden power) su Telecom in seguito alla mancata notifica dell’acquisizione della quota di Vivendi nel gruppo italiano. Genish, amministratore scelto e voluto da Vivendi che ha anche la fiducia di Elliott, ha messo come condizione per la sua permanenza che gli azionisti sposino il suo piano Digitim, presentato il 7 marzo al mercato.

Genish ribadisce il suo impegno a restare
Genish intanto ha assicurato il suo impegno di rimanere alla guida della compagnia. «Desidero ringraziare il nuovo cda di Tim per avermi confermato la fiducia alla guida dell'azienda in veste di ad - è indicato nella nota di Telecom Italia - Ribadisco il mio impegno di lungo termine nel percorso di trasformazione del gruppo, volto a riportare l'azienda a giocare un ruolo di leader nel panorama internazionale. Siamo sulla strada giusta, con il team migliore e con il supporto del nuovo consiglio possiamo continuare il percorso di implementazione della strategia DigiTIM, che sta già dando i suoi frutti, massimizzando la creazione di valore di cui questa azienda è capace». Fino a oggi c'era ancora qualche dubbio sul fatto che il manager accettasse la nomina.

Vivendi: soddisfatti per nomina Genish, vigileremo su attuazione piano
In modo irrituale Vivendi ha espresso soddisfazione della nomina di Amos Genish a ceo di Telecom Italia prima del comunicato ufficiale del gruppo. Appena concluso il cda il primo azionista di Telecom Italia con il 23,94% delle azioni ordinarie, ha ribadito in una nota «il suo impegno industriale di lungo termine nell'operatore tlc. Vivendi sostiene il piano industriale 2018-2020 presentato da Amos Genish il 12 marzo scorso e votato all'unanimità dal consiglio. Vivendi vigilerà attentamente affinchè il piano venga implementato nella sua integrità e in tutta la sua coerenza, e sorveglierà affinchè le misure intraprese per migliorare la redditività dell'operatore e che hanno già portato dei frutti, siano portate avanti.

Elliott e il governo italiano
Quanto ai rapporti con il governo italiano c’è lo spinoso dossier dell’applicazione del golden power. Su Telecom, in particolare, pende ancora la multa per la tardiva notifica del cambio di controllo. Una multa che, ad applicare alla lettera la normativa, potrebbe dovrebbe essere di minimo l’1% del fatturato. Sul tema, tuttavia, il governo ha già sentito l’Avvocatura dello Stato, visto l’entità rilevante della sanzione. E non è escluso che si trovi una strada per comminare una sanzione meno rilevante.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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