![Amos Genish, amministratore delegato di Tim (Ansa)](https://i2.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/2018/06/22/Finanza%20e%20Mercati/ImmaginiWeb/Ritagli/d0b5f89fe41b0a9c2c19cdf80f0adb88-k6fD--835x437@IlSole24Ore-Web.jpg)
Tim torna a rivolgersi al mercato con un bond a 7 anni e 7 mesi per 750 milioni di euro mentre il mercato guarda al consiglio di amministrazione in agenda lunedì 25 giugno e il titolo Telecom scende in Borsa (-1,77%). Il board, espressione per due terzi del fondo Elliott e per un terzo di Vivendi, appare sempre più spaccato dopo il j’accuse dell’ amministratore delegato Amos Genish che, a mezzo stampa, dopo aver ribadito il suo impegno a restare in Tim almeno fino al 2020,ha pubblicamente sollevato criticità alla governance scelta dal mercato («Alcuni membri del cda sono molto indaffarati a diffondere congetture, voci false o poco attendibili che mettono a repentaglio le azioni del management », ha dichiarato l’ad mercoledì 20 giugno). Al momento, si apprende, i consiglieri sarebbero «uniti e coesi». E’ evidente, però, che il board dell’inizio della prossima settimana si preannuncia decisivo per gli equilibri interni al gruppo telefonico.Nel frattempo Tim ha collocato ieri un bond a tasso fisso per 750 milioni. Il rendimento dell’emissione, pari a 2,876%, risulta inferiore al costo medio del debito del gruppo (4,6%). La società , recita una nota, «riapre il mercato per gli emittenti corporate italiani finanziandosi al di sotto del costo medio del debito».
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