La Borsa ha già deciso che Cristiano Ronaldo arriverà alla Juventus e ha brindato come se l’affare fosse concluso. In quattro sedute, ossia dalla chiusura di venerdì scorso, il titolo della Vecchia Signora è cresciuto del 24%. Solo ieri è balzato dell’11,19% a 0,82 euro, tanto che ora la capitalizzazione sfiora gli 816 milioni: circa 150 milioni in più di una settimana fa stando ai dati Bloomberg. L’effetto Ronaldo ha peraltro trascinato al rialzo anche le azioni delle altre società quotate in Italia: la Roma ieri ha guadagnato il 9,74% e la Lazio il 6,08%. E non potrebbe essere altrimenti: l’arrivo di CR7 a Torino porterà benefici all’intero campionato italiano, almeno in termini di ricavi.
Un’operazione da 350 milioni
Di certo la Juve conta soprattutto su questo per far quadrare i conti di una partita che sulla carta vale una cifra monstre. Stando alle indiscrezioni fin qui trapelate, a Ronaldo dovrebbe venir offerto un contratto di quattro anni ad almeno 30 milioni netti a stagione. A cui va aggiunto il costo del cartellino del portoghese, 100 milioni, che vale 25 milioni di ammortamenti l’anno. Senza contare le spese accessorie, quindi, si parla di quasi 350 milioni di euro. La Juve ha chiuso il bilancio 2016/2017 con 560 milioni di ricavi dei quali poco più di 57 milioni generati dallo stadio, 232 milioni dai diritti Tv e appena 20 milioni dalla vendita di prodotti e licenze. Allo stesso tempo ha registrato costi per 400 milioni e 94,6 milioni di ammortamenti.
Come far quadrare i conti
Entrambe queste voci sono destinate a salire in misura rilevante con l’ingaggio della star. Cruciale, dunque, sarà la capacità della Juve di agire sul fronte del giro d’affari. Il merchandising, già stimato in crescita a 30 milioni per il bilancio 2017/2108, è ipotizzabile che subisca un’impennata grazie all’arrivo del campione portoghese. E altrettanto dovrebbe accadere con i ricavi da stadio. Il resto sarà legato ai risultati che saprà raggiungere la squadra e all’attitudine della società di sfruttare al meglio il “marchio” CR7: su Twitter ha 74 milioni di follower contro i 43 milioni di un’icona dello sport globale come LeBron James. Già si parla di un suo possibile accostamento alla Ferrari, asset di pregio della galassia Exor, la holding degli Agnelli che controlla anche la Juventus.
Le prossime ore saranno in ogni caso cruciali. Massimiliano Allegri è rientrato in anticipo dalle ferie per incontrare il presidente Andrea Agnelli, e la dirigenza bianconera, Giuseppe Marotta e Fabio Paratici è in Italia in attesa di un segnale dal procuratore di Ronaldo, Jorge Mendes, impegnato a chiudere i conti con Florentino Perez. Ieri sembra essersi consumato lo strappo definitivo tra i blancos e CR7 tanto che il mercato scommette che presto possa esserci l’annuncio ufficiale. I tempi appaiono stretti ma i numeri fanno sognare: CR7 a Torino il 7/7.
Chi sarà il proprietario del Milan
Nel frattempo, su un’altra sponda, quella milanista, c’è un finale thriller per il riassetto azionario. Il proprietario cinese Yonghong Li ieri era a Londra a valutare le possibili opzioni sul tavolo per non finire nelle mani di Elliott: ma oggi c’è la scadenza per restituire i 32 milioni prestati dal fondo Usa due settimane fa. In caso contrario da lunedì Elliott potrà escutere il pegno e diventare il nuovo azionista del club.
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